La Serie C non era prevista dal piano di ristrutturazione del debito della Sampdoria: ma da Manfredi arrivano rassicurazioni
Il deferimento del Brescia può cambiare la situazione della Sampdoria che, sul campo, è retrocessa in Serie C. I nuovi sviluppi sul club lombardo – con la sentenza attesa per il 29 maggio – potrebbero portare i blucerchiati al playout con la Salernitana e la società di Massimo Cellino alla retrocessione.
Con l’eventuale Serie C, il piano di ristrutturazione del debito della Sampdoria, omologato nell’autunno del 2023, è a rischio? Matteo Manfredi, al Secolo XIX, risponde in modo netto sulla questione. La Serie C non era prevista, ma questo non mette in dubbio la ristrutturazione. Anche se qualcosa dovrebbe, nel caso, essere rivisto:
È vero che la retrocessione in C non era prevista, ma il piano è stato costruito su basi solide e flessibili, con un margine di sostenibilità che ci consente di affrontare anche scenari complessi. In caso di C, è possibile che alcuni parametri vadano rivisti, ma non mette in discussione la tenuta del piano né l’impegno della proprietà. Non ci sarà alcuna interruzione né convocazione automatica: ci sarà, al massimo, una fase di aggiornamento e adeguamento del piano, come previsto in situazioni straordinarie. Ma la solidità patrimoniale e la volontà di chi ha preso in mano la Samp restano.
Sampdoria, Matteo Manfredi: ecco cosa prevedeva il piano di ristrutturazione
Sampdoria, Matteo Manfredi: Serie C non prevista, ma il piano di ristrutturazione non è in discussione
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L’investimento complessivo, finora, ha superato i 100 milioni di euro. Il piano approvato dal Tribunale prevedeva un impegno economico da 30 milioni per la continuità aziendale:
Il piano approvato dal Tribunale prevedeva un impegno economico da circa 30 milioni di euro per garantire la continuità aziendale. E una soglia massima di risorse necessarie fino a circa 60 milioni per garantire la sostenibilità economica e gestionale della Sampdoria. In realtà, a oggi, l’investimento complessivo — tra ricapitalizzazioni, liquidità per la gestione corrente, interventi sul debito sportivo e supporto finanziario per la stagione — ha già superato i 100.
La Sampdoria, in questi quasi due di piano di ristrutturazione, ha sempre rispettato le scadenze. Onorando i debiti per tempo e dimostrando, almeno dal punto di vista prettamente economico, solidità:
Abbiamo pagato tutte le rate e i debiti senza alcun ritardo. Questo impegno costante è fondamentale per mantenere la fiducia di creditori, istituzioni e tifosi.