Il caos Brescia ha fatto partire le voci di un complotto per salvare la Sampdoria dalla prima retrocessione in Serie C
Il caos che si è abbattuto sulla Serie Bkt in questi giorni ha un presunto responsabile, il Brescia. Che potrebbe aver commesso irregolarità sui pagamenti delle imposte degli stipendi di febbraio. Il terremoto è avvenuto ora perché l’Agenzia delle Entrate ci ha messo 3 mesi a segnalare tutto. Ma la colpa, per tanti tifosi e appassionati in Italia, è della Sampdoria. Accusata di beneficiare di una situazione costruita ad arte per salvarla dalla prima retrocessione in Serie C della sua storia.
Non si tratta nemmeno della prima stagione con problematiche di ripescaggi e di stagioni decise in tribunale. Nel 2003, con le 24 squadre e il ripescaggio di Salernitana (coinvolta anche questa volta), il Genoa, il Catania e la Fiorentina. Oppure nel 2019, con il Palermo retrocesso d’ufficio, il Venezia ripescato, la ligure Virtus Entella che provò ad essere ripescata senza successo dopo un lungo iter processuale. Nel 2023 è stato ripescato il Brescia stesso. Tutte situazioni più o meno diverse, certamente. Ma non si tratta di un caso isolato.
Ma questa volta riguarda la Sampdoria. Presunta favorita del “palazzo” in questo momento, convinzione che ha scatenato ogni genere di voce o complotto (alcune, rare, che si rifanno anche al salvataggio dal fallimento del 2023, avvenuto con modalità previste dalla legge).
Circolano immagini di chi starebbe cercando di contattare Dazn minacciando di disdire l’abbonamento, con l’intento di indurre l’emittente che detiene i diritti televisivi a fare pressioni affinché non si favorisca la Sampdoria, per salvaguardare le sottoscrizioni che altrimenti perderebbe. C’è chi invece scrive a Striscia la Notizia, chi a Le Iene, a Report o anche alle autorità dell’Unione Europea, con l’obiettivo di suggerire un’inchiesta sui presunti imbrogli del club blucerchiato.
Caos Serie Bkt, pasticciaccio di Brescia e Agenzia delle Entrate, ma la colpa, vox populi, è della Sampdoria
Tutti contro la Sampdoria. E c’è pure un petizione su Charge Org. Ma se il Brescia sbaglia che colpa ne abbiamo noi?
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È partita pure una petizione su Change.Org, dal titolo “No ai regolamenti cambiati per salvare la Sampdoria – le retrocesse devono restare tali“. In due giorni ha raccolto già oltre 1.500 firme. Anche se in realtà il regolamento non è stato cambiato. Infatti il Brescia, se ha commesso un’irregolarità, deve essere penalizzato, come da articolo 33 del Codice di Giustizia Sportiva, con “almeno due punti”.
Anzi, avrebbe dovuto ricevere prima la penalizzazione, ma per via delle lentezze burocratiche dell’Agenzia delle Entrate, la segnalazione è arrivata tardi. Le rondinelle avrebbero dovuto, in caso di accertata colpevolezza, giocare gli ultimi due mesi con una penalizzazione di almeno due punti. Non è forse anche per questo un campionato falsato? E perché la Sampdoria, se avesse saputo tutto questo, non avrebbe fatto pressioni (potendo farlo, secondo queste opinioni) prima di andare a giocarsi tutto a Castellammare, rischiando anche l’incolumità dei propri tesserati? Semplici interrogativi, nessuna insinuazione.
Circolano anche voci che vorrebbero un favoritismo verso la Sampdoria da parte di Valter Cafferata, ex calciatore blucerchiato ora responsabile delle licenze della Figc. Ma l’errore, in questo caso, l’ha commesso a non la federazione, ma da un organo dello Stato, l’Agenzia delle Entrate. Aprire il caso adesso, casomai, sembra essere un estremo tentativo di far scontare al Brescia la sua irregolarità nel campionato in corso. Come, si è già detto, è previsto dal regolamento.
Oppure c’è chi insinua che ci possano essere dei favoritismi da parte del Coni per via dell’amicizia che lega Giovanni Malagò ad Ernesto Fursenberg Fassio, presidente di Banca Ifis e main sponsor del club blucerchiato. Soprattutto da Salerno, ma anche da Brescia e altrove, sono partite contestazioni contro la Lega Serie B e voci che parlano di “manovra salva Samp”.
La quale, in realtà, non sarebbe ancora salva se il Brescia venisse penalizzato. Giocherebbe come minimo i playout contro la Salernitana. Oppure sarebbe salvata d’ufficio con l’allargamento della Serie B, ma insieme a tutte le altre. Chi invece si salverebbe praticamente in ogni caso è il Frosinone, ma nessuno ne parla.
Si fanno molti riferimenti al fatto che la Sampdoria ha proseguito gli allenamenti nonostante la retrocessione già avvenuta. Intanto tra la disfatta di Castellammare e la ripresa effettiva sono trascorsi due giorni e mezzo di riposo, lontano anche dalle possibili contestazioni. Di conseguenza, la squadra si è allenata quattro giorni appena. Anche perché, fino al 31 maggio, i giocatori hanno l’obbligo di reperibilità. Un’insieme di voci e dietrologie che vedono il club blucerchiato il favorito dal sistema. Ma, ad ora, non ha fatto alcun intervento legale (pur avendone diritto). E comunque, in caso di penalizzazione del Brescia, non sarebbe automaticamente salvo da una retrocessione che, va sottolineato, ha meritato senza dubbio sul campo.