Caos Brescia, Cellino querela il 25enne amministratore del “Gruppo Alfieri”, presunto responsabile della truffa. Ecco l’anatomia della società
Un 25enne, originario di Avellino e una società aperta a Milano da 7 mesi sarebbero dietro alla presunta truffa milionaria che Massimo Cellino denuncia di aver subito in merito al caso del suo Brescia. È il “Gruppo Alfieri Spv” il sodalizio presunto colpevole di aver truffato il club calcistico lombardo per quanto riguarda il mancato pagamento delle ritenute fiscali Irpef e Inps degli stipendi di febbraio e aprile. Ovvero il motivo per cui è avvenuto il recente terremoto della Serie B.
Il Gruppo Alfieri è stato fondato da Gianluca Alfieri, campano di 25 anni. Come rivela il Corriere della Sera, si tratta di una Srl con sede nella prestigiosa Via Montenapoleone a Milano, lussuosissima strada del Quadrilatero della Moda. La società, operativa da nemmeno un anno, ha un capitale sociale di appena 25.000 euro. A essa Cellino e il Brescia si sono rivolti al gruppo per ottenere crediti d’imposta per quasi 1,5 milioni. Salvo che poi una verifica della Covisoc, poi confermata dall’Agenzia delle Entrate, ha fatto emergere che il credito acquistato dalle Rondinelle, in realtà, era inesistente.
Brescia, il “Gruppo Alfieri” presunto truffatore di Cellino: società aperta da 7 mesi con un capitale sociale di 25.000 euro
Brescia, Srl aperta da 7 mesi da un 25enne: ecco il “Gruppo Alfieri”, la società che Cellino ha accusato di truffa
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Anche il Trapani Calcio di serie C in una nota ha scritto di aver subito lo stesso tipo di truffa dalla medesima società e di intraprendere contro di essa tutte le azioni legali necessarie. Cellino ora ha querelato l’amministratore Alfieri, mentre la Procura Federale e la Giustizia Sportiva dovranno ora cercare di dimostrare se l’azione del Brescia fosse in buona o cattiva fede. Ovvero, se la versione della truffa subita inconsapevolmente possa essere compatibile alla realtà.
Gianluca Alfieri, riporta ancora il CorSera, è amministratore anche della Stellato Srl con sede nel medesimo palazzo, operativa solo da metà novembre 2024. Ha un capitale sociale di 700mila euro. E risulta inattiva. Il soggetto, quindi, risulta abbastanza sospetto. Ma anche rivolgersi a una società di questo genere, da parte di un club sportivo delle dimensioni delle Rondinelle, lascia qualche domanda aperta. Sarebbe stato segnalato a Cellino dal suo commercialista bresciano, che, nella recente intervista, il presidente del Brescia ha definito “disperato”.