La leggenda della Sampdoria, Ivano Bonetti, torna sulle cause che hanno portato alla prima storica retrocessione
Una retrocessione che fa malissimo. Perché storica, innanzitutto, con la Sampdoria che non era mai stata così in basso. Perché inaspettata, visto che la squadra a inizio stagione era stata allestita, almeno in teoria, per provare a vincere il campionato. Poi cosa è successo? Una lunga serie di errori che hanno fatto precipitare il club in Serie C.
Anche perché le cose sono peggiorate fin da inizio stagione. Un esempio l’esonero di Andrea Pirlo già dopo tre giornate. Primi segnali di qualcosa che non andava. Da lì, secondo Ivano Bonetti, si è già cominciato a vedere che il campionato poteva finire molto peggio di quel che si immaginava in estate. In un’intervista rilasciata a TMW Radio, la leggenda blucerchiata ha detto
Si è vista la situazione peggiorare fin da inizio stagione. Il pericolo di una squadra che viene costruita per vincere il campionato e vedi atteggiamenti sbagliati, ti porta solo cose negative
Retrocessione Sampdoria, Bonetti: “Ora 3-4 anni per ricostruire, servono persone competenti che conoscano la piazza”
Retrocessione Sampdoria, Ivano Bonetti: scelte e atteggiamenti sbagliati. Ora serve gente competente…
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Ci sono stati atteggiamenti sbagliati, secondo Bonetti ma anche altri errori. Per esempio, la mancanza di leader calcistici e di personalità in campo, in grado di prendersi sulle spalle i compagni per trascinarli nei momenti di difficoltà. Una serie di scelte erronee che poi la Sampdoria ha pagato a caro prezzo. E ora serve ripartire, ricostruire da zero. Come? La ricetta la fornisce lo stesso ex blucerchiato:
Qui c’è da costruire un progetto di 3-4 anni, con gente competente che sa il valore della piazza. Ho visto atteggiamenti sbagliati, si pensa sempre che la tattica sia risolutiva, ma la verità è che è sempre questione di mentalità e atteggiamento. Non basta la qualità sulla carta, servono giocatori che hanno spessore sul campo, soprattutto mentalità. Mancano dei leader calcistici in campo, che sappiano trascinare la squadra. Se sbagli l’ossatura della squadra è finita