Roberto Albisetti ha fatto il punto sulla situazione economica della Sampdoria dopo la retrocessione in Serie C: servono investimenti
In questi due anni Joseph Tey ha investito circa 105 milioni nella Sampdoria. L’obiettivo era chiaro: risollevarla dalla Serie B e portarla, nei primi due anni di gestione di Matteo Manfredi, in Serie A. Così non è successo. Anzi. Al termine della seconda stagione è arrivata addirittura la retrocessione in Serie C, uno scenario che nessuno, almeno inizialmente, aveva ipotizzato.
All’edizione genovese de La Repubblica, Roberto Albisetti, investment banker e consulente d’impresa, ha fatto il punto su cosa potrebbe accadere alla Sampdoria. Lo scenario è rischioso, ma difficilmente gli investitori si tireranno indietro dopo tutti questi investimenti:
Penso comunque che Tey sia intervenuto con le sue risorse. Certamente non si può non notare che Singapore e tutta quella zona restano quelle in cui opera Radrizzani, l’ideatore di tutta questa operazione. A livello d’ipotesi, potrebbe anche prevalere la logica dello “stop loss”, fermo la perdita e mi rassegno a lasciare tutto quanto investito in caso di fallimento. In questo caso le conseguenze per la Sampdoria sarebbero gravi, a meno che non si riuscisse a coinvolgere in tempi veloci un nuovo finanziatore. Ripeto, però, con estrema chiarezza, che considero questo scenario poco probabile.
Retrocessione Sampdoria, l’errore secondo Albisetti
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Servirà, però, un’importante iniezione di capitale nei prossimi anni. Almeno un raddoppio, nei prossimi tre, di quanto investito finora. L’idea iniziale di generare valore con la Sampdoria, riportandola in Serie A, è fallita e il valore dell’investimento si è ridotto in modo impensabile:
Nei prossimi tre anni devono prevedere di raddoppiare quanto investito, potrebbero arrivare indicativamente a duecento milioni. La strategia di questa operazione secondo me era chiara: portare la Sampdoria in Serie A, tenerla un paio di stagioni, creare valore e poi venderla, ottenendo un guadagno significativo di capitale in tempi molto rapidi. Invece è successo il contrario, con la retrocessione il valore dell’investimento si è ridotto sensibilmente. Adesso tutto diventa più difficile.
L’errore è stato quello di sottovalutare la parte sportiva:
Hanno sottovalutato l’aspetto sportivo, che nel calcio è fondamentale