Tutti gli errori di Matteo Manfredi e Pietro Accardi, che hanno portato alla retrocessione in Serie C della Sampdoria
Il fischio finale di Colombo in Juve Stabia-Sampdoria certifica la prima retrocessione della storia dei blucerchiati in Serie C. Una vergogna assoluta che segna il fallimento sportivo della gestione di Matteo Manfredi, che commette una serie di errori imperdonabili. Fin dall’estate, con la scelta di affidarsi a Pietro Accardi, direttore sportivo dai pieni poteri.
All’arrivo di Accardi l’allenatore è Andrea Pirlo. Il feeling non scatta, ma i due scelgono di andare avanti insieme, anche se il ds sente altri tecnici come Pippo Inzaghi, salito poi in A con il Pisa. La convivenza forzata porta al primo grave errore: l’esonero dopo appena tre partite. Il solo punto raccolto è poco, ma l’addio a Pirlo, che l’anno scorso aveva fatto i playoff, è un grave errore.
Sampdoria, Manfredi esonera Accardi: ma è troppo tardi
Sampdoria, dall’esonero di Andrea Pirlo ai calciatori fuori rosa: tutti gli errori di Matteo Manfredi e Pietro Accardi
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Arriva Andrea Sottil, arriva anche Marco Silvestri al termine di un mercato di rivoluzione. Un mercato, sulla carta, da Serie A. I calciatori però non ingranano. Sottil perde la bussola presto e andrebbe esonerato già dopo il 3-0 di Pisa. Viene delegittimato, ma rimane in panchina fino all’umiliante 5-1 con il Sassuolo. Al suo posto arriva Leonardo Semplici, che mette in evidenza le prime divergenza tra Manfredi e Accardi, che comincia a perdere la fiducia.
Il mercato invernale si rivela un disastro. Una nuova rivolzione, 21 operazioni totali e il gravissimo errore di mettere fuori rosa Fabio Borini, Pajtim Kasami, Nicola Ravaglia, Marco Silvestri e Antonio Barreca. Fatti fuori. Quattro su cinque partono, Fabio rimane, ma viene reintegrato solo ad aprile, quando Semplici e Accardi non ci sono più. Il loro esonero arriva troppo tardi, dopo due ko con Frosinone (0-3) e Spezia (1-0). Era una decisione da prendere prima, dopo l’umiliante sconfitta interna.
Alberico Evani, Attilio Lombardo e Andrea Mancini provano a salvare la squadra. Fanno nove punti in sei partite, ma non basta. All’appuntamento più importante finisce 0-0 e la Sampdoria finisce in Serie C. In un anno pieno, troppo pieno di errori.