Nelle tante difficoltà della Sampdoria di quest’anno, secondo Roberto Albisetti Matteo Manfredi avrebbe potuto stanziare un premio salvezza per motivare di più la squadra
Aggrapparsi a tutto pur di arrivare all’obiettivo. Ogni dettaglio può fare la differenza e, per evitare la prima, storica retrocessione della Sampdoria Matteo Manfredi ha provato a giocarsi varie carte. Quattro allenatori diversi, un direttore sportivo, Pietro Accardi, assoldato in estate con un contratto costoso e cacciato dopo il derby perso contro lo Spezia. In più una squadra parecchio rivoluzionata a gennaio, ma che ha riscontrato le stesse difficoltà di chi c’era prima.
Segno che qualcosa non va dentro lo spogliatoio, nella testa o forse nelle motivazioni dei giocatori. Manfredi ha provato a riportare anche lo spirito e l’orgoglio sampdoriano con le vecchie glorie blucerchiate in panchina e in dirigenza. Ma la situazione non è cambiata abbastanza. L’ultimo tentativo poteva essere stanziare un premio salvezza in denaro, come ha proposto Roberto Albisetti a Telenord:
Manfredi ha pagato tre allenatori poi licenziati, un direttore sportivo licenziato, hanno preso tanti giocatori la metà dei quali non hanno giocato e dato i risultati sperati, tra l’altro quindici sono in scadenza e la grande maggioranza è in prestito. Un premio salvezza avrebbe potuto aumentare la motivazione che né i tecnici né i direttori sportivi hanno saputo dare
Sampdoria, Albisetti: “Un premio salvezza poteva dare le motivazioni che gli allenatori non hanno saputo trasmettere”
LEGGI ANCHE Ex Sampdoria, Francesco Flachi: Serie C? Non ci voglio nemmeno pensare…
L’esperto di gestione aziendale e tifoso sampdoriano, infatti, mette in luce il fatto che la squadra poteva aver bisogno di essere maggiormente motivata. Visto che una buona parte di giocatori è in scadenza di contratto o, comunque, è in prestito. Per cui è possibile che, a prescindere dalla categoria, l’anno prossimo non vestano più il blucerchiato.
E quindi, secondo Albisetti, poteva essere una buona, estrema scelta quella di stanziare un bonus salvezza in denaro. Proprio come ha fatto Danilo Iervolino, presidente della Salernitana contro cui la Sampdoria, venerdì 9 maggio, si gioca tutto.