Apprensione in casa Brescia per la futura iscrizione al campionato, servono capitali da Cellino che però sembra distaccato dal club
Sono giorni di preoccupazione attorno al Brescia per via del futuro della squadra. Se nelle ultime due partite Rolando Maran e i suoi sono riusciti a conquistare 4 punti che hanno aiutato a risollevare un po’ la classifica (che ora dice zona playout), a livello societario urgono immissioni di capitale per poter rispettare le scadenze previste dal regolamento. In ballo, infatti, c’è l’iscrizione della squadra al prossimo campionato, qualunque sia la categoria.
Come riporta il Giornale di Brescia, la società ha bisogno innanzitutto di 3 milioni di euro per l’ultima tranche di stipendi di questa stagione, parametro da rispettare assolutamente per gli obblighi delle società. La Sampdoria, ad esempio, era incorsa in una penalizzazione per averli pagati in ritardo due anni fa. La scadenza è fissata al 4 giugno.
Brescia, urgono soldi per l’iscrizione al campionato, ma Cellino non sembra volerli investire
Brescia, servono almeno 3 milioni da Massimo Cellino: a rischio l’iscrizione al prossimo campionato? La situazione
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Alla scadenza del 6 giugno per l’iscrizione, il club dovrà presentare anche una fidejussione da 800.000 euro. A cui si aggiungono circa 5 milioni di euro di anticipi per avviare la nuova stagione, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. Tanti soldi di cui c’è bisogno in tempi ristretti. Una situazione che non è facile per il Brescia. Aggravata dal comportamento di Massimo Cellino.
Il presidente, a quanto riportano i media bresciani, da tempo appare più disinteressato alla questione e starebbe minacciando di non far iscrivere il club lombardo al prossimo campionato. Da tempo il patron è in rotta con la piazza, che lo contesta, avrebbe anche voluto le dimissioni di Maran qualche settimana fa, senza che però l’allenatore l’abbia assecondato. L’ultima partita, giocata contro la Juve Stabia, Cellino l’ha vista dalla sua casa di Londra.
Insomma, urgono soldi per rispettare le prossime scadenze, con un presidente che sembra non voler più immettere milioni nel suo club. La piazza e le istituzioni locali sono preoccupate, perché a rischio c’è la possibilità di iscriversi a un campionato. Qualsiasi esso sia.