La Sampdoria ha acquisito vivacità contro la Carrarese con l’ingresso di Coda e Abiuso, Evani ora apre alla possibilità di riproporre la soluzione tattica delle due punte
Serve un cambiamento. E serve urgentemente. La Sampdoria ha perso contro la Carrarese giocando una partita negativa, creando poche occasioni e concedendosi alle ripartenze degli avversari, che si sono rivelati potenzialmente letali più di una volta. Alberico Evani ha capito che serve modificare qualcosa. Perché le risposte avute dalla squadra in quella che lui, alla vigilia, ha chiamato “verifica”, non sono positive.
Tra le pochissime indicazioni incoraggianti c’è la maggiore pericolosità che ha avuto la Sampdoria quando sono entrati in campo Massimo Coda e Fabio Abiuso, rilevando un M’baye Niang più spento di altre volte (seppure abbia scheggiato una traversa), Ma soprattutto, giocando uno accanto all’altro, con un attacco a due punte. Una soluzione a cui ora Evani non chiude la porta:
Più punte insieme? Può essere una soluzione. Dipende anche se hai Sibilli o altri giocatori, o qualche esterno più offensivo. Oggi Coda e Abiuso, quando sono entrati, sicuramente hanno dato più vivacità in attacco
Sampdoria, Evani: “Più punte insieme può essere una soluzione, Coda e Abiuso ci hanno dato vivacità”
Sampdoria, Alberico Evani: due punte? Può essere una soluzione. Coda e Abiuso…
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Da quando è arrivato alla Sampdoria, insieme ad Attilio Lombardo e ad Angelo Gregucci, Evani ha impostato il modo di giocare sul suo fedele 4-3-3, su cui ha fondato il percorso nelle giovanili dell’Italia e anche l’esperienza nella Nazionale maggiore da vice di Roberto Mancini (presente in tribuna allo stadio “Dei Marmi”).
Ma per questa Sampdoria serve adottare qualche cambiamento. Soprattutto nel carattere, nella mentalità, nella determinazione. Però forse è necessario anche essere più offensivi. Evani, come già qualche suo predecessore sulla panchina doriana, ha parlato della necessità della squadra di avere equilibrio. Un equilibrio che due punte insieme, in particolare Coda e Niang, non darebbero, secondo lui e chi lo ha preceduto. Ma ora, in base anche ad altri giocatori a disposizione, potrebbe diventare una soluzione. Un modo di cambiare le cose partendo dall’essere più vivaci e pericolosi in attacco. O almeno provarci…