Per Ranieri l’obiettivo salvezza della Sampdoria, nonostante le vittorie con Lecce e Spal, è ancora da conquistare. Poi il tecnico blucerchiato parla di Fabio Quagliarella…
Per Claudio Ranieri la salvezza è ancora tutta da conquistare: “Non è assolutamente quasi fatta. Stavamo sott’acqua, piano piano siamo riemersi ma abbiamo sempre avuto quell’onda che ci riportava sotto”.
“Ora – per il tecnico blucerchiato interventuno in confereza stampa – non dobbiamo commettere l’errore di pensare che il grosso sia fatto: ora abbiamo due partite importanti fuori casa e dobbiamo fare del nostro meglio. Poi il risultato è consequenziale, ma se tu hai dato il massimo e l’avversario è stato migliore di te gli stringi la mano e te ne vai a casa”.
APPROCCIO – «Avevo chiesto alla squadra di partire subito forti, determinati e umili. Non avevamo mai vinto due partite di seguito, perché evidentemente ci saziamo. Non va bene, perché ci stiamo giocando la Serie A. Allora ho detto ai ragazzi: “Pensate per un attimo di essere in Serie B, perché ne va la carriera di tutti quanti noi. Giochiamo con grande intensità e aiutIamoci l’un l’altro”. E i ragazzi l’hanno fatto».
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La prestazione? A Claudio Ranieri è piaciuta. “C’erano in campo giocatori di qualità, come Bertolacci che ha fatto una buona prestazione, e Ramirez, che il suo lo sa fare molto bene. Gabbiadini ha iniziato in sordina, poi ha tirato fuori quel capolavoro. Bravi tutti quanti…”. Ma la Spal è stata sfortunata inutile girarci intorno: “Devo ammettere che è stata sfortunata, in 2-3 occasioni poteva farci male”.
Poi i singoli, a cominciare da Karol Linetty: “E’ un jolly e a me piacciono molto i giocatori che sanno occupare due posizioni”. Parole buone anche per Tommaso Augello. “E’ un punto di riferimento importante, un ragazzo che per la prima volta si è affacciato alla Serie A. Conto molto su di lui, sta offrendo buone partite e spinge molto. Ha buon piede, buona personalità, mi dà ampia possibilità di scelta giocando ogni tre giorni”. Poi una caramella a chi è stato fatto fuori, almeno per il momento: “Quando gioca lui o Murru, io sono sereno”.
Infine Fabio Quagliarella: “Adesso è importante che lui mi dica ogni volta a fine allenamento che sta bene e che può continuare la sua preparazione. Appena posso io lo metto dentro, non me lo tengo nell’armadio”.