Arrivano clamorose novità in merito al Nuovo Luigi Ferraris, la procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari per l’architetto Stefano Boeri.
La procura di Milano, ha chiesto gli arresti domiciliari per Stefano Boeri, Cino Zucchi e Pier Paolo Tamburelli, indagati per turbativa d’asta nell’inchiesta sul concorso di progettazione internazionale per la realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura finanziata dal Pnrr, che dovrebbe sorgere entro il 2026 nella zona di Porta Vittoria. I pm hanno chiesto misure interdittive dalla professione per Manuela Fantini, Angelo Lunati, Giancarlo Floridi e Andrea Caputo, progettista che arrivò terzo. La Procura di Milano ha contestato la mancata segnalazione del conflitto di interessi, dovuto alla condivisione del medesimo ambiente di lavoro tra i professionisti coinvolti nel concorso. Boeri e Zucchi, infatti, sono accusati di aver favorito dei propri ex allievi, che nel 2022 hanno vinto il concorso.
Stefano Boeri è l’architetto a cui hanno affidato il progetto di realizzazione del nuovo Luigi Ferraris che dovrebbe essere pronto per il 2029. Una notizia che potrebbe cambiare i piani in vista della realizzazione del nuovo stadio di Sampdoria e Genoa.
Il diretto interessato ha commentato molto turbato alla richiesta di arresti domiciliari.
Sono sorpreso e molto turbato. Attendo con fiducia l’incontro con il Giudice per le indagini preliminari allo scopo di poter finalmente chiarire la mia posizione
Nuovo Luigi Ferraris, Boeri potrà difendersi il prossimo 4 febbraio
CLAMOROSO – Nuovo Luigi Ferraris, chiesti gli arresti domiciliari per l’architetto Stefano Boeri. L’accusa
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L’inchiesta ha portato alla richiesta di arresti domiciliari per Stefano Boeri e Zucchi, mentre per altre figure coinvolte, sono state disposte soltanto perquisizioni.
Una situazione che ha scosso tutto il mondo dell’architettura e della progettazione, una situazione che verrà monitorata giorno per giorno per giorno. Le misure cautelari dovranno essere valutate dal gip Luigi Iannelli, che ascolterà gli indagati in un interrogatorio il prossimo 4 febbraio, dando agli architetti l’opportunità di difendersi.