La Sampdoria non riesce a vincere, Semplici chiede alla squadra di non essere timorosa e di non spegnersi all’improvviso durante le partite
Spregiudicatezza, grinta, determinazione e un po’ di sano “menefreghismo”. La ricetta di Leonardo Semplici per salvare la stagione è questa. Sono le caratteristiche che vuole che la sua Sampdoria tiri fuori durante le partite, quelle che possono permettere di tornare finalmente alla vittoria e aumentare l’autostima per risalire la classifica.
Al tecnico blucerchiato, infatti, è piaciuta solo a metà la partita di Brescia. Perché da un certo punto in poi, specie dopo il goal del pareggio subito, la Sampdoria si è spenta, ha smesso di giocare e di fare quello che aveva fatto vedere nel primo tempo. Ed è una tendenza che si vede spesso in casa doriana. Semplici non è assolutamente contento. E, secondo lui, non c’è una sola causa:
Credo sia un insieme di cose. Infatti domenica ero molto arrabbiato per il secondo tempo perché abbiamo smesso di fare quello che, secondo me, è nelle nostre capacità. E’ vero che c’è sempre un avversario, è vero che col Brescia, sette-otto giornate fa, la squadra aveva perso. Ma a una squadra che è in vantaggio e vuole uscire da questa situazione serve il piglio, la voglia e per certi versi il menefreghismo…peggio di così non si può fare. Ci sta di subire in alcuni momenti della partita, ma non in quella maniera. Sto cercando di capire cosa possa entrare nella testa dei ragazzi fra un tempo e un altro. L’unica cosa che penso che non sia un problema fisico
Peggio di così non si può fare, ha detto il tecnico della Sampdoria. Ma il problema non è la concentrazione. È come se ai giocatori blucerchiati, a un certo punto, venisse il “braccino”:
Noi la concentrazione ce la mettiamo. E’ che ad un certo punto ci viene il braccino. Dobbiamo essere propositivi, positivi perché le negatività intorno a noi ci sono già e non dobbiamo farci condizionare. Entrare con determinazione, grinta e questa spregiudicatezza di non guardare in faccia nessuno
Sampdoria, Semplici: “Non ci serve la fortuna, dobbiamo meritarcela”
Sampdoria, Leonardo Semplici: dobbiamo essere spregiudicati. Peggio di così non si può…
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Ora Semplici lavora da oltre un mese con la squadra. Conosce molto meglio i suoi giocatori e ha avuto un bel po’ di tempo per lavorare e imprimere le sue idee nella loro testa. Ora non gli resta che trasmettere loro la voglia di risollevarsi dai bassifondi della classifica:
Finalmente ho avuto un po’ di tempo per lavorare sulla squadra. Penso di aver trasmesso bene le mie idee e la mia mentalità e i principi di gioco che la squadra deve attuare in campo. Io devo insistere affinché i miei calciatori abbiano la convinzione di migliorare questo tipo di classifica e le prestazioni vanno migliorate
Che cosa potrebbe far scattare la scintilla nella Sampdoria? Alla squadra manca forse un po’ di fortuna? Secondo Semplici, serve prima di tutto meritarsi la vittoria sul campo:
Non parlerei di fortuna, sono i meriti e demeriti che ti fanno vincere o perdere. Se te lo meriti la fortuna arriva. Dobbiamo lavorare convinti perché i ragazzi vogliono ottenere risultati diversi e io li devo spingere al massimo delle loro capacità