Dopo la brutta sconfitta contro il Pisa, il Sampdoria Club Sant’Olcese sprona tutti i sampdoriani a mandare segnali alla squadra di Sottil
Così non si può più andare avanti. I tifosi della Sampdoria hanno cominciato a pensarlo già dalla sconfitta contro il Brescia, ma ancora di più da quella maturata a Pisa, dove il 3-0 della capolista di Serie B è stato schiacciante e ha evidenziato che la squadra ha vari problemi ancora irrisolti. Anzi, è sembrata “Senza identità” come ha scritto il Sampdoria Club Sant’Olcese nel suo post pubblicato sui social dopo la partita dell’Arena Garibaldi.
Il riassunto della gara è quello di una squadra che, forse, è stata sovrastimata a inizio anno da parte dell’ambiente. Mentre ora lascia tutti senza parole per la negatività delle ultime prestazioni, con zero goal segnati in tre partite e un solo punto portato a casa. Ora, però, il Sampdoria Club Sant’Olcese si rivolge ai tifosi blucerchiati come loro, per chiedere che si cambi registro anche sugli spalti:
Lo abbiamo già rimarcato la scorsa settimana dopo la sconfitta casalinga con il Brescia e lo ripetiamo: infiliamoci in testa che non siamo da promozione diretta e infiliamoci in testa che questa squadra e’ sovrastimata. Non ci sono più parole per la squadra e il mister. Questa volta le parole le rivolgiamo ai tifosi: E’ ORA DI FARCI SENTIRE, TUTTI!
Sampdoria, il Club Sant’Olcese chiama all’azione i tifosi
Sampdoria, il Club Sant’Olcese: squadra senza identità, i tifosi devono farsi sentire
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La linea della Sud, finora, è sempre stata quella di sostenere i giocatori della Sampdoria e non fischiarli. Di stare dalla loro parte e incitarli per tutti i 90 minuti. Anche alla fine della partita col Brescia, l’ultima a Marassi, al di là di qualche fischio sparso dai distinti e tribuna, il grosso della gradinata doriana è rimasto compatto e ha cantato “Forza ragazzi”.
Alcuni tifosi però, come il Sampdoria Club Sant’Olcese, vorrebbero che ora i sampdoriani si facessero sentire di più. Che alzassero la voce, facendo capire alla squadra l’importanza della maglia che indossano e di lottare per essa. Perché bisogna lottare fino alla fine verso l’obiettivo Serie A e, in questo cammino, un rendimento così non si può accettare. Anche questa volta tocca, come sempre, ai tifosi: loro che ci sono sempre, loro che devono far capire cosa significa giocare nella Genova blucerchiata.