Nicola Binda si è espresso sulla situazione del calciomercato della Sampdoria: anche il giornalista si unisce a Cellino e Knaster contro l’operato dei blucerchiati di Matteo Manfredi, che, però, rimane tranquillo
Il caso relativo al mercato della Sampdoria e all’esposto e alle azioni di disturbo di Brescia e Pisa sta montando. Giovedì 25 luglio la Lega di Serie B si esprimerà sul caso e, intanto, Nicola Binda ha calcato la mano a PianetaSerieB.it, parlando addirittura di rischio penalizzazione per la Sampdoria. Rischio che Matteo Manfredi ha sempre scongiurato, continuando ad affermare di star operando per il verso giusto e nel rispetto delle regole.
Il giornalista della Gazzetta dello Sport ha chiarito da cosa nasca l’esposto di Massimo Cellino, appoggiato dal presidente del Pisa Alexander Knaster. Parte tutto da una diversa interpretazione della norma fatta dalla Sampdoria rispetto a quanto inteso da Brescia e Pisa:
La Sampdoria ha il piano di ristrutturazione del debito previsto dallo Stato italiano, in particolare la legge del 2019 sulla crisi d’impresa alla quale, col tempo, la Federcalcio ha messo dei paletti con delle norme come il famoso articolo 90 delle NOIF. Dunque ci sono paletti per chi usufruisce della legge per non fallire, dando continuità all’azienda ma che nei fatti non può spendere soldi come vuole. La norma, però, è di dubbia interpretazione e la Samp le dà una sua lettura e si sente tranquilla, forte di pareri legali, facendo un mercato in base alla sua interpretazione della norma. Le altre società hanno tutte le antenne dritte ma solo il Brescia e il Pisa si sono esposte: tutte le altre 19 squadre di B vogliono vederci chiaro perché danno un’altra lettura all’articolo.
Il Brescia ha dunque chiesto dei chiarimenti alla Lega B che ha mandato la richiesta alla Federcalcio. La risposta è che bisognerà capirne di più. Domani (giovedì 25 luglio) ci sarà il tavolo tecnico tra FIGC, Serie A, Serie B e Serie C se ne discuterà perché in Italia società in questa situazione ne sono una ventina. La Lega, nel frattempo, ha sospeso i tesseramenti di Sampdoria, Juve Stabia e dello Spezia e lo ha fatto in modo cautelativo in attesa di capire chi ha ragione ad interpretare la norma. Bisogna attendere che il tavolo tecnico dia il suo parere.
Spezia e Juve Stabia hanno fatto un mercato che in base a ciò che esce si compra: i liguri hanno venduto Holm a 7 milioni e dunque è apposto così; le Vespe hanno abbassato il monte ingaggi ed è dentro. La Samp, invece, al momento è in saldo negativo e bisognerà capire se hanno ragione loro oppure no.
Calciomercato Sampdoria, problema penalizzazione?
Calciomercato Sampdoria, Cellino, Knaster e ancora Nicola Binda: dall’interpretazione delle norme al rischio di penalizzazione. Il fastidio di Matteo Manfredi
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Quello che vogliono sapere i tifosi, al netto delle rassicurazioni di Matteo Manfredi, che ritiene di star operando secondo i regolamenti, è se la Sampdoria rischia davvero qualcosa:
La Samp sta facendo un mercato dando un’interpretazione tutta sua che non combacia con le norme sostenute dal Brescia e dalle altre società. C’è tempo fino al 31 luglio per fare delle operazioni e poi i visti d’esecutività, al momento sospesi, possono arrivare fino all’8 agosto. Se i visti non arrivano, e dunque i tesseramenti sono bocciati, il regolamento dice che per ogni tesseramento bocciato è previsto un punto di penalizzazione. Ovviamente se dovesse accadere questo caso i calciatori dei tesseramenti bocciati tornerebbero alla base.
Il problema nasce da una diversa intepretazione delle norme, soprattutto riguardo i soldi e l’iscrizione a bilancio delle risoluzioni dei contratti:
Se abbassi il monte stipendi hai budget per poter acquistare i calciatori. La Samp sostiene di aver fatto le rescissioni di Conti, Askildsen e Verre pagandoli in più anni. Ad esempio a Conti va corrisposto 1.8 milioni di euro e la Samp lo ha spalmato in 3 anni dunque sostenendo (secondo la loro interpretazione della norma) la cifra pagandola in 600mila annui. Il Pisa ha sollevato il caso: il conteggio a bilancio non va spalmato ma va messo tutto subito pur pagandolo in più anni. Ad esempio Romagnoli è in prestito con obbligo di riscatto a condizioni favorevoli come il primo punto o il primo minuto: secondo una norma della Federcalcio un accordo simile va messo a bilancio subito mentre la Sampdoria sostiene che avendo il riscatto tra un anno il riscatto andrà conteggiato dopo un anno. E dunque c’è una discussione in corso per chiarire questi aspetti.
Altro aspetto che la Samp sostiene che i riscatti di Leoni (1.5 milioni) e Pedrola (3 milioni) sono stati fatti a giugno e dunque i 4.5 milioni non sono da conteggiare.
La Sampdoria rischia di dover rinunciare ai giocatori già acquistati? Secondo Binda c’è questa possibilità. Se entro il 31 luglio i blucerchiati fanno una maxi-cessione la situazione si risolverebbe, altrimenti il rischio è anche di andare per una via legale molto lunga:
Le date ci sono: fino al 31 luglio, in teoria, la Samp si sistema se fa una maxi cessione. Ma se non fa queste coperture, e alla Samp si viene detto di aver dato un’interpretazione sbagliata, all’8 agosto verranno annullati i tesseramenti di Coda, romagnoli, Venuti e dei calciatori arrivati e per ogni caso ci sarà un punto di penalizzazione. Se si dovesse dare ragione alla Samp, però, siamo certi che gli altri club non si fermeranno e che faranno partire una battaglia legale molto lunga.
C’è da ricordare, comunque, che per Manfredi e Pietro Accardi il rischio non esiste. La Sampdoria è tranquilla e conta di aver operato nel pien rispetto delle norme.