Sampdoria, Matteo Monforte: non ci meritavamo di veder giocare questa partita! Ora la società faccia il suo per la prossima stagione
Purtroppo è l’ultima puntata di Peccati di gol di Matteo Monforte sul Secolo XIX. Almeno per questa stagione. Avrei voluto godermela ancora, di più, fino alla fine con la Sampdoria ancora in giro per l’Italia, alla ricerca della Serie A. E invece no. Il nostro cammino è finito subito. A Palermo. Ma a salvarci è sempre la sua ironia.
Beh, sono sincero, due miracoli lo stesso anno sarebbero stati troppi, soprattutto per me, che di base sono ateo e che, a quel punto, avrei dovuto per forza ricredermi. Diciamocelo chiaro e tondo: per come era iniziata la nostra annata, essere stati lì, a giocarsi la A con il Palermo nei playoff, è stato già l’inimmaginabile…
Poi l’attacco a Massimo Ferrero non può mai mancare. Sinceramente spero che questo alibi finisca presto e qualcuno si prenda le proprie responsabilità. Ma quello che scrive Matteo non fa una piega.
Non scordiamoci mai che Ferrero, per i suoi affaracci loschi da quattro soldi, ha fatto completamente piazza pulita di quella che era la Sampdoria prima di lui. Ha annientato tutto. Ha lasciato solo sabbia e detriti dove prima c’erano verdi prati e fiumi limpidi
E quindi
Arrivare dritti in Serie A dopo essere usciti nudi e scarnificati dal tornado devastatore sarebbe stata pura fantascienza, questo va detto
Sampdoria, Matteo Monforte vuole un segnale dalla società
Sampdoria, Matteo Monforte: non ci meritavamo di veder giocare questa partita! Ora la società faccia il suo
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Finita con la giusta prefazione, dove Matteo Monforte giustifica il mancato nuovo miracolo e colpisce ancora duro sulla precedente proprietà, il mio caro amico se la prende con diritto con la squadra, con quei giocatori mai scesi in campo al Renzo Barbera di Palermo. Ed è questo che non è sinceramente comprensibile.
C’è modo e modo, comunque, di affrontare una partita di calcio importante. Indipendentemente dalla questione che tu possa o meno avere già “vinto” il tuo campionato personale, una partita di playoff si gioca con la cazzimma, punto e basta. Almeno per rispetto verso i tifosi che, per tutto l’anno, non hanno mai detto “bah” di fronte ai vari scempi visti in campo, tifando sempre e incondizionatamente
Ha ragione Matteo:
La partita a cui abbiamo assistito venerdì sera non ce la meritavamo!
Poi ancora:
La Samp scesa in campo spaesata, atterrita, inadeguata, remissiva e attendista proprio non ci sta…
Ma guardiamo avanti. Almeno proviamoci. Ci proviamo con la consapevolezza che l’anno prossimo non si può sbagliare:
Spero di cuore che la società si adoperi per mantener fede alla parola data, lavorando per migliorare la situazione, pur consapevole dei limiti di mercato ai quali, ahimè, dobbiamo sottostare. La prima cosa da fare, per me, sarebbe sicuramente ingaggiare un ds che conosca bene la categoria, con esperienza, e che sappia fare le nozze coi fichi secchi. Poi, a seguire, tutto il resto. Un anno lo perdoniamo, due no. Siamo la Sampdoria, le serie minori non dovrebbero competerci per nulla.
