Pirlo è orgoglioso di allenare la Sampdoria, il tecnico è pronto a rimanere per tanti anni a Genova e vede ill futuro roseo anche in società
Andrea Pirlo innamorato della Sampdoria. L’allenatore blucerchiato è orgoglioso di essere la guida tecnica di una squadra composta dai suoi ragazzi, ma che ha anche una grande storia. Lo ha detto alla sua presentazione iniziale a giugno, lo ha ribadito dopo mesi alla vigilia della trasferta di Bari, che viene dopo un momento importantissimo delle sorti della società.
Dopo l’accordo trovato da Matteo Manfredi e Massimo Ferrero, si sta per aprire una nuova pagina per il club blucerchiato. E Pirlo vuole farne parte per tanto tempo. Così ha parlato l’allenatore della Sampdoria:
Io quando sono arrivato sapevo, e mi auguravo, che la Sampdoria ambisse a tornare quella che è sempre stata. Se l’hanno acquisita in quel modo è perché le ambizioni erano tali. Aspettavamo solo i tempi per questo, adesso ci sono, siamo molto più sereni e vediamo il futuro più roseo. La società è sempre stata serena con noi, ci ha sempre detto quello che succedeva e non abbiamo paura. Affronterei anche un altro anno in serie B, sono contentissimo qui, mi trovo benissimo con ambiente e squadra mi piacerebbe rimanere per tanti anni. Allenare la Sampdoria è un grande motivo d’orgoglio
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La voglia di allenare un club importante come la Sampdoria è ciò che ha spinto Pirlo ad accettare la sfida delicata di sedersi sulla sua panchina. Dopo un rischio fallimento sventato, con la previsione di mesi non semplici per la fase di ricostruzione, l’allenatore era conscio che c’erano tanti rischi, ma ha sempre avuto fiducia nella società, nell’attuale proprietà.
Che ha sempre saputo trasmettere serenità a lui e alla squadra. Quella serenità che ha permesso loro, come ha detto Pirlo, di pensare solo al campo. E ora che le cose sembrano essersi risolte ancora di più, il tecnico può parlare liberamente di futuro. Un futuro su cui vorrebbe scrivere il suo nome ancora a lungo, per poter riportare la Sampdoria ai livelli che merita, quelli di cui parla la sua storia. O, semplicemente, per poter restare il condottiero del club per molti anni. Anche solo questo, per Pirlo, è motivo d’orgoglio.
