Due simboli di Genova: Gianluca Vialli e Gianluca Signorini, le storie di Sampdoria e Genoa raccontate da Matteo Marani nello speciale su Tuttosport e Corriere dello Sport
Gianluca Vialli e Gianluca Signorini, figli delle due parti rivali di una Genova che sarà la Capitale Europea per lo Sport del 2024. Due simboli della Sampdoria e del Genoa, avversari in campo, ma accomunati dal tragico destino che li ha portati via troppo presto. Signorini nel 2002, il nostro Luca Vialli un anno fa. E sembra davvero ieri.
Sul Corriere dello Sport, nell’inserto dedicato a Genova, Matteo Marani ha unito il talento, il carisma dei due Gianluca che – spera – ora possano essere insieme:
E’ bello e commovente immaginarli lassù, dove forse sono ora, a scambiarsi un abbraccio da amici. Gianluca e Gianluca, ovvero il “genoano” Signorini e il “sampdoriano” Vialli, non hanno avuto in comune soltanto il nome di battesimo, ma anche tanto altro, a cominciare da un carisma enorme, riconosciuto in entrambi i casi anche dagli altri compagni dello spogliatoio.
E poi i derby di Genova nel periodo d’oro della Sampdoria, soprattutto. Una Sampdoria che vinceva e che arrivò a un passo dal sogno a Wembley:
Un derby, il loro, che ha segnato gli anni più felici della Genova calcistica: lo scudetto della Samp – stagione 1990-91 – nello stesso anno in cui il Genoa conquistava lo storico quarto posto. E poi la finale a Wembley del Doria in Coppa dei Campioni e la semifinale Uefa del Grifone negli stessi mesi.
Sampdoria, Vialli simbolo di Genova
Genova per lo Sport, Vialli e Signorini per sempre: il racconto di Matteo Marani
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Due gruppi irripetibili. Il “meraviglioso mondo di Bogliasco”, quello dei 7 nani, ma anche di un’amicizia, quella tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli, rimasta negli anni. Un legame tra fratelli, con un filo lungo dal 1992 al 2021. Dalla tristezza alla gioia, sempre a Wembley:
Nacque allora il goliardico club dei 7 nani, ma anche un’amicizia destinata a durare una vita (e più), quella di Vialli con Roberto Mancini L’abbraccio tra i due a Wembley, dopo la vittoria nell’Europeo 2021, era il coronamento di un legame tra fratelli e la rivincita sulla maledizione di Wembley, con la finale persa contro il Barcellona di Koeman.
Due leader, due giocatori simboli nello spogliatoio. Da una parte Vujadin Boskov che lasciava liberi Vialli e Mancini, dall’altra Franco Scoglio che faceva lo stesso con Signorini e Collovati.
E poi ci sono i numeri:
Il centravanti doriano ha calpestato il campo di Marassi per 8 stagioni: 224 presenze e 85 goal in Serie A, 328 partite e 141 goal in totale.
E poi la malattia. Il dolore. Per Signorini nel 2002 e per Luca Vialli:
Ha fatto in tempo a vincere l’Europeo e a dare un’ulteriore, estrema prova di forza, di classe, di personalità.
Ci piacerebbe che da lassù si abbracciassero a festeggiare la celebrazione di Genova 2024 come capitale europea dello Sport. Se lo è diventata è anche grazie a loro, che dopo Colombo hanno reso una dei centri storici più belli al mondo celebre pure per il pallone. Sono stati leali e sinceri, con uno stile indelebile. Gianluca e Gianluca sono nel cuore di tutti.



