Lecce-Inter è il primo scontro per Falcone e Audero entrambi da ex Sampdoria: dal duello per la titolarità a Genova fino ai dubbi dell’estate scorsa, i due si ritrovano avversari in Serie A
Wladimiro Falcone ed Emil Audero. Un binomio che negli ultimi anni ha accompagnato i due, sempre contrapposti, nelle loro carriere legate, fino a pochi mesi fa alla Sampdoria. Un duello tra i due, che hanno ispirato confronti, paragoni. E che ora, coi blucerchiati in Serie B, si sono ritrovati avversari in A, in Lecce-Inter, per la prima volta uno contro l’altro da quando entrambi hanno lasciato Genova.
La sfida nella sfida è stata vinta dall’italo-indonesiano, classe 1997, all’esordio in Serie A con la maglia dell’Inter dopo quello assoluto avvenuto già in Champions League. Decisiva la febbre che ha colpito Yann Sommer, che Simone Inzaghi ha tenuto a riposo favorendo l’esordio di Audero.
Finisce 0-4 in favore dei nerazzurri. Il confronto lo stravince l’interista. Falcone viene travolto, non nelle è sue migliori serate. Viene superato con una doppietta di Lautaro Martinez, una rete di Davide Frattesi e un colpo di testa di Stefan De Vrij. Pochi i pericoli per il suo collega dirimpettaio, alcune conclusioni del Lecce ma rare quelle nello specchio. Qualche rischio nel gioco coi piedi, ma nessun pericolo concreto, la differenza tra le due squadre è stata netta. L’ex Sampdoria tiene la porta inviolata alla prima presenza con l’Inter. Il suo ex compagno di spogliatoio ha raggiunto quota 66 apparizioni coi pugliesi.
Sampdoria, Audero e Falcone: Lecce-Inter è solo l’ultimo incontro…
Sampdoria, Lecce-Inter: un altro capitolo del duello tra Falcone e Audero
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E a vedere i due portieri in campo sembra passato molto tempo da quando si sono sfidati per la titolarità della porta della Sampdoria. Si deve tornare solamente a fine 2021, quando Roberto D’Aversa (suo allenatore anche ora a Lecce) ha lanciato da titolare Falcone contro la sua Roma. Dopo tanti anni a fare gavetta in prestito in giro per l’Italia, il classe 1995 è riuscito ad esordire in Serie A con la maglia blucerchiata, sfornando una gran prestazione.
Complice un infortunio agli addominali di Audero nel gennaio successivo, Falcone ha cominciato a giocare con continuità, con rendimenti importanti. Era già pronto ad essere titolare, ma, con l’arrivo di Marco Giampaolo e il ritorno dell’italo-indonesiano, è tornato in panchina. Ormai però aveva dimostrato troppo per essere semplicemente una riserva, così a Genova hanno confermato il capitano e mandato in prestito Falcone a Lecce, dove si è preso la scena giocando una stagione spettacolare.
Arriva quindi il primo e, fino a questa sera unico, incrocio fra i due. Sampdoria-Lecce a Marassi, 12 novembre 2022, Falcone entra tra gli applausi del Luigi Ferraris e ricambia. Vincono i pugliesi 2-0, al ritorno altro possibile faccia a faccia, finisce 1-1 ma gioca Nicola Ravaglia, non Audero. I blucerchiati retrocedono in Serie B, i giallorossi si salvano anche grazie alle parate del loro nuovo beniamino.
Il presidente Saverio Sticchi Damiani fa di tutto per tenerlo, ma la nuova Sampdoria di Andrea Radrizzani, Matteo Manfredi e Andrea Pirlo vuole osservarlo da vicino. Ha a disposizione due portieri come Audero e Falcone, per la Serie B è un lusso. Sanno benissimo tutti che uno dei due dovrà andare via.
Sampdoria, Lecce-Inter: un altro capitolo del duello tra Falcone e Audero
Comincia così il ritiro a Livigno, dove, giorno dopo giorno, sembra che il prescelto a partire sia ancora Falcone. A volte lo si vede in disparte a telefonare, per minuti e minuti. Poi lui, a posteriori, dirà che, in effetti, fin dall’inizio voleva tornare a Lecce. Ma poi il colpo di scena: partito lui, va via anche Audero, direzione Inter. Il binomio si scinde del tutto, la porta della Sampdoria è affidata a Filip Stankovic, figlio dell’allenatore che aveva visto in Emil un punto di riferimento della “mission impossible” salvezza.
Così, si ritorna all’inizio. Si ritorna a Lecce-Inter. Mentre la Sampdoria è in Serie B, Audero e Falcone si sono trovati contro in Serie A. Per la seconda volta, la prima dopo l’esperienza a Genova, dove erano vanto dei tifosi e della squadra, un binomio quasi inscindibile, un nodo difficile da sciogliere.