Nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Luca Vialli, Francesca Mantovani lo ha ricordato con affetto, rivelando anche un aneddoto di quando rifiutò lei stessa un’offerta di Berlusconi per lui
Luca Vialli uomo, campione, giovane e sampdoriano. Questo il ricordo che ha Francesca Mantovani di lui, dei tempi della Sampdoria di suo padre Paolo e delle imprese incredibili di quella squadra meravigliosa di cui il bomber, scomparso esattamente un anno fa, era leader carismatico e volto simbolico, insieme a Roberto Mancini.
Proprio il 5 gennaio 2024, a un anno dalla sua morte, una mostra nella pancia del Luigi Ferraris ha voluto ricordarlo. All’inaugurazione erano presenti tanti volti noti, da Marco Lanna a Giovanni Invernizzi passando per Riccardo Vialli, il nipote di Luca, Silvia Salis e l’assessore Alessandra Bianchi. E poi lei, immancabile, Francesca Mantovani, che, ai microfoni di Telenord, ha parlato così del suo rapporto con il bomber:
Io ormai penso a Gianluca sempre sorridendo, ogni tanto mi riascolto i tanti vocavo suo che ho nel telefono per divertirmi. Alcune cose le tengo anche personali. E’ stato sempre una bella persona, è stato sempre così, non solo negli ultimi anni della sua vita. Eravamo giovani insieme, abbiamo vissuto anni meravigliosi, io ho continuato a tifare per lui anche quando era lontano dalla Samp. Anche se per me era solo quello nostro, riccioluto. E’ un grande dolore non averlo qui
Sampdoria, Francesca Mantovani: “Vialli al Milan? Gli sarebbe mancato il mare…”
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Il loro rapporto andava al di là di quello sportivo, o quello che potrebbe esserci tra un giocatore e la famiglia del suo presidente. Per i modi con cui Paolo Mantovani trattava i calciatori, infatti, era come se fossero fratelli per Francesca. Tanto che lei stessa si è opposta a un’offerta di Silvio Berlusconi, allora presidente del Milan, che voleva a tutti i costi Vialli. Ecco l’aneddoto:
Ricordo che ero in montagna per i cavoli miei quando mi chiamò mio papà e mi passò Berlusconi. Io ero giovane all’epoca, a malapena sapevo chi fosse. Il cavaliere mi salutò e mi disse che voleva portare Vialli al Milan. Io risposi che non se ne parlava nemmeno e lui disse che Luca avrebbe avuto un bell’appartamento e un bell’ingaggio. Io risposi che guadagnava bene anche a Genova e che voleva vedere il mare dalla finestra. Chiesi a Berlusconi se loro avevano il mare e mi rispose di no.E gli dissi che Vialli non poteva muoversi. Lui allora mi rispose dicendo che mio papà glielo aveva detto che sarebbe stato un osso duro. Io qualche giorno dopo a mio padre dissi che avrebbe anche potuto avvisarmi prima di passarmi il Berlusca. E lui mi rispose dicendo che già sapeva che cosa gli avrei risposto
Luca Vialli era di famiglia e quel legame non si poteva comprare.