Secondo l’ex blucerchiato Michele Serena, la Sampdoria può ambire a un piazzamento in zona playoff: ma sul mercato bisogna intervenire
Sampdoria-Feralpisalò sarà una partita speciale per Michele Serena, doppio ex della sfida. Da giocatore, con la maglia blucerchiata, tra il 1992 e il 1995 ha vinto una Coppa Italia, mentre da allenatore, tra il 2015 e il 2018, sull’altra panchina.
Serena ha vissuto anni importanti alla Sampdoria, ha conosciuto Paolo Mantovani e condiviso il campo con campioni come Roberto Mancini. Dopo la maglia blucerchiata ha vestito anche quelle di Fiorentina, Atletico Madrid, Parma e Inter dove ha conosciuto Andrea Pirlo nella stagione 2000/01:
Non mi aspettavo che avrebbe fatto l’allenatore. Se avesse continuato a giocare sulla trequarti non sarebbe diventato allenatore. Invece a centrocampo era obbligato a ragionare anche per gli altri ed è diventato un calciatore strepitoso. Da tecnico ha avuto la fortuna subito con un top club come la Juve e dopo quell’esperienza ha deciso di rimettersi in gioco anche all’estero. Avrà un futuro molto lungo come mister.
Sampdoria, Michele Serena: cambio di passo? Ecco il motivo

Sampdoria, Michele Serena crede ai playoff: ma serve un attaccante…
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La Sampdoria ha cambiato passo nelle ultime otto partite. Secondo Michele Serena molto dipendeva anche dalle scorie di una situazione societaria che, per molti mesi, ha turbato l’ambiente e i calciatori. Che, a inizio campionato, hanno risentito della situazione passata:
All’inizio si parlava più di problemi societari che di calcio e ne hanno risentito. Inoltre mancava qualche giocatore infortunato, ora hanno trovato la quadra. Dispiace che si sia fatto male uno come Borini sul quale facevano grande affidamento. Le vittorie ti danno entusiasmo, la strada è giusta anche se rispetto alle prime c’è tanto terreno da recuperare.
Serena crede fortemente nei playoff. La Sampdoria difficilmente può ambire alle prime due posizioni in classifica, ma un piazzamento nelle prime otto è nelle corde di questa squadra. Anche se manca un attaccante:
Arrivare tra le prime due la vedo difficile, mentre per i playoff ci credo e ci spero per l’affetto che mi lega a questa piazza. Poi penso che a gennaio potranno fare qualcosina sul mercato. Con la perdita di Borini, io prenderei un attaccante d’esperienza per fare crescere i giovani.



