Sebastiano Esposito ha abbracciato Andrea Pirlo dopo il goal in Sampdoria-Lecco: come lui anche Depaoli, Kasami e Borini, mentre in passato toccò a Mancini con Boskov…
Goal e abbraccio con la panchina. Sebastiano Esposito ha sbloccato la partita con il Lecco e, dopo essersi preso l’affetto dei suoi tifosi con l’esultanza sotto la Nord – replicando, poi, sotto La Sud nel secondo tempo – è andato a scuotere Andrea Pirlo in panchina. Il gesto di Seba ha fatto il giro del mondo, ma non è la prima volta che i giocatori della Sampdoria esultano con il loro tecnico.
Il primo era stato Fabio Depaoli dopo il goal del 2-0 con la Ternana alla prima di campionato. Il terzino veniva dalla brutta prova in Coppa Italia con il Sudtirol e proprio Pirlo gli aveva pronosticato il riscatto. Detto, fatto.
Sampdoria, Esposito come Depaoli, Kasami…e Mancini
Sampdoria, Esposito e Pirlo come Mancini e Boskov: goal ed esultanza in panchina…
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A seguire, poi, l’abbraccio di Fabio Borini dopo il rigore dell’1-0 con il Catanzaro, seguito da tutta la squadra, poi, a Modena, le corse di Esposito, che ha esultato con il team manager Lorenzo Ariaudo, e di Pajtim Kasami, sempre verso Pirlo. Infine, prima di Esposito, Depaoli con lo Spezia.
Calciatori e tecnico remano dalla stessa parte e questi sono continui attestati della fiducia e dell’ottimo rapporto che c’è con i calciatori. La mente, poi, corre anche alla Sampdoria del passato, a quella che vinse lo scudetto nel 1991 e non solo.
Il 30 dicembre 1990 Roberto Mancini segnò il 3-1 all’Inter e poi abbracciò Vujadin Boskov, in una scena ripetuta sette anni dopo da Sinisa Mihajlovic, il 19 novembre 1997, nel giorno del ritorno di Vuja. Altri giocatori, altri tempi, ma un grande legame con l’allenatore, che potrebbe fare la differenza nelle prossime partite.



