Andrea Pirlo, alla Gazzetta dello Sport, ha parlato della trattativa con Andrea Radrizzani per diventare il nuovo allenatore della Sampdoria
Il nuovo progetto della Sampdoria è nato grazie ad Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi. Sono loro che hanno reso possibile il salvataggio della società e l’iscrizione al campionato di Serie B, scegliendo di affidare l’incarico per la risalita ad Andrea Pirlo.
Il tecnico, alla Gazzetta dello Sport, ha rivelato che gli incontri con Radrizzani sono arrivati prima della riuscita della trattativa con Massimo Ferrero. Poi, una volta chiuso l’affare, ci sono stati altri summit prima della decisione finale:
Ci siamo visti due-tre volte prima che prendessero la squadra, poi, dopo la chiusura, ci sono stati altri incontri e abbiamo scelto di lavorare insieme.
La decisione è stata, infatti, di firmare un contratto lungo per un progetto che ha in mente la Serie A, ma che, per esprimersi al meglio, potrebbe aver bisogno anche di una stagione di transizione:
Se la A arriverà subito ovviamente sarà meglio, ma ci vorrà tempo per arrivare al 100%, non a caso ho stipulato un contratto lungo.
Sampdoria, Pirlo: Andrea Mancini è molto importante
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L’ispirazione è sempre quella di Paolo Mantovani, con valori che lo stesso Piro identifica come ben precisi. Per tornare a essere competitivi prima in Italia, poi, magari, in Europa.
Per aiutare questo nuovo progetto è stato scelto anche Andrea Mancini, figlio di Bobby Goal. Una figura importante per società e tifosi e, soprattutto, di estrema competenza:
Importante averlo, per la società, per i tifosi, per lui stesso: sente questo lavoro con grande responsabilità nel club in cui il papà ha fatto la storia. E’ molto competente, lavoratore, ci darà una grande mano.
Lo stesso Pirlo sente molto le figure di Roberto Mancini e Gianluca Vialli, tanto da emozionarsi quando partono i cori per i due gemelli del goal, campioni che, come dice lui, hanno fatto la storia.



