Sampdoria, Tirotta attacca Ferrero e rinnova l’invito ai tifosi davanti al Tribunale: il gesto dell’ex presidente è un ricatto verso la società
Massimo Ferrero è tornato ad infilarsi nella storia della Sampdoria proprio quando sembrava ormai che da essa fosse scomparso. Lo ha fatto portando la società e gli uomini a cui l’ha ceduta in Tribunale, con udienza il 25 luglio. E intanto, dalle frequenze di Radio Cusano Campus, è tornato a parlare dell’argomento, gettando benzina sul fuoco nell’ambiente blucerchiato.
Ambiente che ha reagito con fastidio, ma compattandosi, come aveva già fatto nelle giornate cruciali in cui si giocava il futuro della Sampdoria. Così all’udienza del 25 luglio i sampdoriani si raduneranno, e intanto Vincenzo Tirotta, storico leader della tifoseria blucerchiata, ha espresso chiaramente il suo pensiero riguardo l’azione legale di Ferrero:
Altra pagina nera scritta da un delinquente, bancarottiere seriale, persona indegna, profittatore, cafone, ripudiato dai figli e da chiunque gli sia stato vicino per qualche tempo. È incredibile quello che è capace di escogitare per raccattare gli ultimi soldi raccattabili. Fa schifo come uomo, senza dignità, senza amor proprio, senza ritegno. Squallido ricattatore circondato da professionisti che evidentemente ne condividono pensieri e gesta per supportarlo ancora. Stratega dei miei coglioni, perché ha voglia parlando con il suo pari e sodale sindaco a dire che martedì si aspetta di ridiventare presidente della Samp.
Sampdoria, Tirotta: “Noi tifosi possiamo solo esserci davanti al Tribunale”
Sampdoria, Tirotta: Ferrero ricattatore, ci vediamo martedì
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Nel suo post su Facebook, Tirotta ha anche aggiunto che l’aspettativa di Ferrero di tornare presidente della società è destinata a scontrarsi contro tanti ostacoli. Primo fra tutti i tifosi, che risponderanno presente e andranno anche a “divertirsi” davanti al Tribunale il giorno dell’udienza. Perché loro sono presenti dove la Sampdoria si gioca le partite:
Lui non può diventarlo perché un paio di regole in questo cazzo di mondo ci sono ancora, non può diventarlo perché i Sampdoriani non lo accetterebbero e non può diventarlo perché qualsiasi decisione che non sia dare un calcio nel culo a lui e gli azzeccagarbugli che lo supportano (vorrei vedere come li paga) vorrebbe dire condannare la Samp alla morte, con un piano di salvataggio codificato e concordato con professionisti veri nominati dagli enti preposti ed in attesa del via libera dello stesso tribunale che deve dare a mente a quel mangiamerda plurifallito. Vediamo, andiamo a divertirci anche martedì, è l’unica cosa che possiamo fare noi tifosi: stare là dove la Samp si gioca le partite. Ci vediamo martedì!
