Stefano Girelli ha rilasciato alcune dichiarazioni dal ritiro di Livigno sul suo approdo alla Sampdoria definendola una scelta di cuore…
La Sampdoria sta pian piano prendendo forma, il tecnico Andrea Pirlo durante il ritiro di Livigno sta impartendo le sue idee e i nuovi acquisti stanno raggiungendo la squadra in questi giorni. Uno di questi è Stefano Girelli, calciatore svincolato dopo l’esperienza al Lecco e pronto a dare il 100% per i colori blucerchiati. Ecco le sue parole ai nostri microfoni:
Che tipo di giocatore è Stefano Girelli?
E’ un giocatore più di quantità che di qualità, le mie caratteristiche principali sono ala corsa e l’inserimento. Nell’ultima stagione ho realizzato anche qualche rete, quindi pian piano sto migliorando anche dal punto di vista tecnico.
Il marchio di fabbrica di Andrea Pirlo è il 4-3-3 ti trovi a tuo agio?
Sicuramente il 4-3-3 che utilizza il tecnico è il mio ruolo per eccellenza: la mezzala. Perché ho sempre fatto quel ruolo e perché riesco a sfruttare al meglio le mie caratteristiche a centrocampo.
Le parole del nuovo acquisto blucerchiato
VIDEO – Ritiro Sampdoria, Stefano Girelli: una scelta di cuore
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Perché la Sampdoria? Ti cercavano anche altre squadre…
E’ stato un mercato che è durato circa tre settimane, e fino a qualche giorno fa il nome della Sampdoria non era ancora uscito. Ma appena ho saputo che c’era questa possibilità sono voluto venire qua senza pensarci due volte. Per il tipo di società, la piazza, la storia che ha era una cosa a cui non potevo rinunciare.
Ha voglia anche di dimostrare in Serie B? L’avevi sfiorata con la Cremonese.
Assolutamente. E’ il primo anno che approdo in questa categoria, quindi c’è tanta voglia da parte mia di far vedere che ci sto dento. E lotterò sicuramente per guadagnarmi il posto, ma prima di tutto penso a migliorare e imparare dai miei compagni che sono in questa categoria da tanti anni quindi potranno sicuramente aiutarmi a integrarmi.
Emozionato di giocare al Ferraris?
Non ho mai visto il Ferraris dal vivo, non vedo l’ora di giocarci dentro. Tutti mi hanno sempre raccontato di una tifoseria incredibile. Non essendo mai stato a Marassi non posso dire cosa proverò, ma sarà una emozione incredibile. Sono qui e voglio giocarmela.