Ariedo Braida ha raccontato della sua breve avventura alla Sampdoria, andata male per colpa…di Massimo Ferrero
Non solo il retroscena di mercato legato a Gianluca Vialli. Nella sua intervista a Repubblica, Ariedo Braida ha raccontato anche della sua breve esperienza a Genova, nella Sampdoria.
L’ex dirigente colonna del Milan berlusconiano prima e del Barcellona poi, ed ora consigliere del presidente della Cremonese Arvedi, è ritornato sulla sua avventura in blucerchiato. Un’avventura da direttore sportivo durata decisamente troppo poco: appena due mesi, dal 1 luglio 2014 al 1 settembre dello stesso anno. Il motivo dell’addio di Braida è presto detto: l’arrivo a Genova, a sorpresa, di Massimo Ferrero…
Un addio alla Sampdoria causato da Ferrero…
Sampdoria, Braida via da Genova per colpa di Ferrero. Il racconto
LEGGI ANCHE Cessione Sampdoria, composizione negoziata a rischio: ecco perché
L’arrivo a sorpresa di Massimo Ferrero nel capoluogo ligure, nel 2014, non spiazzò solo i tifosi. Anche Ariedo Braida, allora direttore sportivo del club, ne rimase infastidito. Tanto da concludere in anticipo la sua parentesi, appena cominciata, alla Sampdoria…
Ecco il retroscena svelato da Braida a Repubblica:
Avevo già fatto delle riflessioni su come muoversi e mi ero dato, come primo obiettivo, di valorizzare un asset straordinario: la maglia più bella del mondo. Unica e riconoscibile da tutti. Mi sarebbe piaciuto affrontare questa sfida, ma andò diversamente
Resta però l’ottimo rapporto con Carlo Osti…
Ci siamo incontrati ancora pochi giorni fa. Avevo posto la condizione che restasse. È un uomo all’antica, basta la parola, non servono i contratti