La sfida tra Juventus e Sampdoria è stata contraddistinta dall’episodio del tocco di braccio di Rabiot, ecco cosa dice Cesari…
Graziano Cesari è intervenuto nel dopo gara di Juventus-Sampdoria per analizzare l’episodio controverso che ha riguardato Adrien Rabiot. L’ex arbitro ha espresso il suo giudizio su alcune perplessità dovute al possibile intervento del VAR che avrebbe potuto aiutare il direttore di gara, o per meglio dire lo avrebbe potuto aiutare ad avere un po’ più chiara la situazione.
Negli studi di Mediaset durante la trasmissione Pressing Graziano Cesari si posto anche alcune domande su cosa potrebbe essere passato nella mente della squadra arbitrale (di campo e al VAR) durante l’episodio del centrocampista francese ella Juventus.
L’analisi dell’ex arbitro
VIDEO – Juventus-Sampdoria, Rabiot come Udogie? Il pensiero di Cesari
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Ecco l’intervento dell’ex arbitro sull’episodio di Rabiot:
Le sensazioni sono due. O dalla sala VAR non hanno visto tutte le immagini, perché potrebbero non aver visto tutte e 7 le inquadrature diverse per questioni di tempo, anche se questa review è durata un minuto e mezzo. Oppure potrebbero aver deciso loro per il direttore di gara. La mia domanda è: con queste immagini perché non si richiamato il direttore di gara a prendere una decisione forse molto più saggia dopo aver rivisto le immagini? Certe volte vediamo che ci sono dei fuorigioco valutativi e viene chiamato il direttore di gara. Lui in quella posizione non può assolutamente vedere.
Come ci ha spiegato Rocchi in occasione del goal di Udogie in Milan-Udinese, se non c’è un’evidenza assoluta dal VAR resta la valutazione del campo. Viene privilegiata sempre la decisione dell’arbitro di campo. Ma anche a Torino è stata privilegiata la decisione del direttore di gara. Perché l’arbitro Pondera la prima cosa che fa non vedendo nulla indica subito il centro del campo.
