Cessione Sampdoria, l’ipotesi del bond che Massimo Ferrero ha provato a percorrere per ottenere liquidità sembra essere sfumata…
La crisi della Sampdoria continua dentro e fuori dal campo. I blucerchiati stanno cercando di conquistare la salvezza, mentre il Cda, con l’avvio della composizione negoziata, sta provando a trovare delle soluzioni per ristrutturare i debiti e garantire continuità alla società. Questo, però, in attesa di una cessione.
I blucerchiati avrebbero avuto bisogno di un aumento di capitale, ma, nelle sei Assemblee dei soci convocate tra dicembre, gennaio e febbraio, l’azionista di maggioranza non si è mai presentato. La famiglia Ferrero non è riuscita a trovare i 35 milioni minimi da immettere nelle casse del club, che, ora, si sta attrezzando in altro modo.
Cessione Sampdoria, Ferrero e il bond…
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Stando all’edizione genovese di Repubblica, Massimo Ferrero non sarebbe molto attivo nel risolvere i problemi di cassa della Sampdoria. Il bond convertibile, di cui si è tanto parlato, avrebbe dovuto portare 35 milioni, in cambio delle azioni del club, come garanzia per un rientro in massimo due anni.
Questa opzione sarebbe naufragata. Niente da fare, dunque, per Ferrero che non avrebbe trovato un sottoscrittore e non ha la liquidità che serve alla Sampdoria. Il Cda andrà avanti sicuramente fino all’approvazione del bilancio e poi si vedrà. Mentre continua la composizione negoziata, lo strumento scelto dai consiglieri per provare a uscire da questa situazione.