L’ex portiere della Sampdoria, Emiliano Viviano, intervistato da ClubDoria46 ha parlato del dualismo tra Falcone e Audero. Le sue parole
Raggiunto telefonicamente ed in esclusiva dalla redazione di ClubDoria46, Emiliano Viviano ha fatto il punto – seppur da lontano – sulla situazione portieri in casa Sampdoria.
Dopo l’infortunio Emil Audero si è dovuto accomodare in panchina per l’esplosione di Wladimiro Falcone. E, proprio con il talentino cresciuto nel vivaio blucerchiato, l’estremo difensore del Karagumruk ha condiviso lo spogliatoio:
Sono concentro per lui, è un bravo ragazzo e ha delle buone qualità. Gli ho mandato un messaggio. Ora deve dimostrare giorno dopo giorno di meritarsi il posto perché per tanti sarà stata una sorpresa ma quest’ambiente non ti permette di rilassarti.
Il ruolo del portiere resta il più delicato, anche dal punto di vista mentale. Per Emiliano Viviano il segreto del successo è riuscire a sfruttare al massimo i successi del gruppo:
Bisogna esser forti di testa, a volte sei tu che aiuti la squadra altre volte al contrario. Io ho avuto un periodo non buono alla Sampdoria con Giampaolo dopo l’errore di Cagliari. Poi però mi ricordo che siamo andati a Bergamo e abbiamo vinto con l’Atalanta e questo ha dato la svolta.
Lo ho sempre detto, a calcio per fare bene il 50% è la testa e per un portiere questo vale ancora di più. Io dei commenti me ne sono sempre fregato.
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Per Emiliano Viviano, che ben conosce la delicatezza del ruolo del portiere, arrivano le difese per Emil Audero. L’estremo difensore blucerchiato è finito al centro delle polemiche e della critica dopo alcune prestazioni sottotono:
Non credo che le colpe fossero tutte da attribuire a lui. Ci sono momenti in cui le cose non vanno bene è più facile sparare a zero soprattutto sul portiere.
Di Emil Audero si parlava solo due anni fa come il futuro della Juventus e della Nazionale. Ora dire che non possa giocare a calcio mi sembra un’esagerazione. È un buon portiere, ancora giovane, che può fare ancora belle cose. Ci sono periodi di appannamento per tutti a volte riesci ad uscirne altre no. Ne ho passati anche io.
Del classe 1997 si è parlato molto anche in ottica calciomercato ma Emiliano Viviano non prenderebbe decisioni affrettate se fosse un lui:
A fine anno bisogna fare le valutazioni, capire quali siano le esigenze del club e della società. Ci sono situazioni in cui ti sposti e ti si apre un mondo. Io credo che l’esperienza di Audero alla Sampdoria sia comunque positiva.
Io in panchina non sono stato nemmeno una volta. L’ultimo anno ho avuto Puggioni come secondo, prima invece c’era Romero. Mi sono sempre conquistato il posto con gente forte. A mio parere questa cosa ti da ancora più forza.