La Sampdoria riuscirà a raggiungere la salvezza? Di sicuro a Udine è arrivata l’ennesima sconfitta la fine del Giampaolismo
C’è un problema alla Sampdoria. Forse Marco Giampaolo si è perso. Non ha ancora capito dove vive, in che situazione ci ha cacciato e come tirarci fuori. Ho preferito il silenzio in queste settimane. Fin dal suo arrivo a Genova. Il ritorno del Maestro. C’è chi ha sempre creduto in lui, dando sempre contro la società. E pazienza se il presidente era Massimo Ferrero. Quella Samp, quella di Giampaolo era forte. E tanto. Poteva farci divertire (e invece puntualmente a marzo finiva tutto), poteva arrivare anche in Europa (ma a lui non bastava mai quello che aveva, un po’ come adesso…).
Poi è arrivato Claudio Ranieri. È arrivato all’inizio delle fine di Ferrero. È arrivato e ha dimostrato che quelle di Giampaolo erano tutte cazzate. E anche belle grosse. Ranieri si è battuto fino all’ultimo per arrivare a quota 52 punti. Li ha raggiunti il 22 maggio 2021 battendo Roberto D’Aversa a Genova, riuscendo la domenica prima a vincere anche a Udine, per uno a zero, grazie a Fabio Quagliarella.
C’è un problema. Qualcuno (per fortuna tanti hanno aperto gli occhi, molti non lo volevano nemmeno al posto di D’Aversa) dimentica i FALLIMENTI di Milano e Torino. Dimenticano che Marco Giampaolo è stato fermo un anno a guardare, ad aspettare la Sampdoria. Non poteva essere altrimenti. L’unica a credere ancora in lui.
Ma non voglio sparare per forza su un tecnico che si dimostra sempre filosofo, sempre meno collegato con la classifica attuale. Me la prendo con chi oggi prova ancora a difenderlo. È indifendibile. Continua a fare scelte discutibili. Da Spezia a Udine, passando per Milano e Bergamo. E poi diciamola tutta: la vittoria con il Sassuolo e pure quella con l’Empoli sono state belle ma ci hanno solo illuso. Basta vedere il Sassuolo di San Siro per capire. Un’altra squadra.
Bisogna rendersi conto della realtà. E la realtà dice che questa squadra ha perso in tutte e quattro le trasferte giocate. Ha perso con Spezia, Milan, Atalanta e Udinese. Ha perso cambiando modulo, posizione dei giocatori ma non i giocatori. E ora c’è la Juventus.
Bisogna guardare le altre, bisogna guardarsi dentro e farla finita con il Giampaolismo ottuso. Basta vedere Murru in campo e puntualmente cambiato dopo 60, 70 minuti con Augello, basta sacrificare Candreva in un ruolo che non gli piace. Basta anche insistere per novanta minuti con il Capitano. Nulla contro di lui…
Per la salvezza la Sampdoria ha bisogno di certezze
Sampdoria, salvezza o no è la fine del Giampaolismo
LEGGI ANCHE Udinese-Sampdoria, ultras delusi e preoccupati: confronto in aeroporto
Non ci sono alternative? C’è sempre qualcosa di diverso che si può provare. Per esempio cambiando anche modulo. Ma non inventandosi nulla, non schierando giocatori fuori ruolo. Basta avere un po’ di coraggio che invece non c’è.
Basta però alibi, basta scuse. È arrivato il momento di tirare fuori le palle. E non solo Giampaolo. Questo è chiaro. Alla fine chi entra in campo sono loro. E i giocatori come con D’Aversa fanno un po’ quello che vogliono. E qui entra la società. Una società presente ma che non può essere forte per tante ragioni, in primis perché si continua a parlare di CESSIONE, di dirigenti che oggi ci sono e domani chissà.
Adesso arriva la Juventus, perdere ci sta. Ma se ti vuoi salvare devi fare come la Salernitana. Anche con lo Spezia. Devi provare a strappare punti a chiunque. E noi a chiunque, in questo campionato, Roma a parte, non l’abbiamo mai fatto…
Basta anche con il Giampaolismo. Non esiste. Una creazione tutta genovese, di chi si trucca e nasconde difetti di fabbrica evidenti. Ora però non resta che fare il tifo per lui. Bisogna salvarsi, fare di tutto per riuscirci. Ma per favore poi andiamo avanti. Cediamo il club e cambiamo allenatore…
									 
					


