Il calciomercato della Sampdoria si è chiuso con tanti acquisti, molte cessioni. Merito di Daniele Faggiano che da bersaglio diventa cecchino
Era un bersaglio. E anche di quelli grossi. La colpa era sua, insieme a quella di Roberto D’Aversa e naturalmente di Massimo Ferrero che l’aveva voluto con sé, al suo fianco. Un arrivo discusso, non condiviso da tutti quello di Daniele Faggiano che a Pegli si era presto scontrato con Enrico Preziosi, qui da noi invece sembrava docile, accondiscendente in tutto quello che il suo ex presidente chiedeva.
Forse sarà stato così, forse qualche tifoso avrà avuto pure ragione ma la scelta dell’allenatore è stata condizionata dagli euro in cassa, da quelli in banca, da quelli che non c’erano e non ci sono. Situazione già descritta ampiamente sulle pagine di ClubDoria46.
Ora però diamo a Daniele quel che è di Faggiano in un signor calciomercato, fatto ancora senza soldi ma con delle idee. Quelle che hanno fatto la differenza anche dei primi anni di gestione Ferrero. Idee che poi si sono perse strada facendo per manie di protagonismo finito male, come tutti sappiamo. Amen. È il passato. Il presente di chiama Marco Lanna, si chiama ancora Antonio Romei, Carlo Osti e per l’appunto Daniele Faggiano.
Tutti insieme sono riusciti a rinforzare la Sampdoria. Ci sono riusciti portando a Casa gli scontenti degli altri, quelli che nelle grandi non giocano. Ma non solo perché Sabiri e Supriaha possono diventare investimenti per il prossimo futuro. Ma non bisogna aver fretta, bruciarli come Riccardo Ciervo. Vedremo.
Una Sampdoria più forte che a giugno potrebbe perdere solo un giocatore di quelli arrivati: Stefano Sensi. Potrebbe perché poi il calcio è bello perché si può sempre essere smentiti. Magari arriva una nuova, ricca proprietà che vuole investire, far tornare grande la Sampdoria. Magari Stefano Sensi gioca, non si fa male, riconquista la Nazionale e decide di restare. E l’Inter che ha bisogno di soldi ce lo cede. Magari sarà ancora Faggiano insieme a Romei e a Osti a portare a termine questa operazione…
Già magari. Sicuramente con l’arrivo di Romei, Faggiano si è sentito più libero di poter operare, di muoversi su un mercato non semplice ma dove le amicizie e le conoscenze fanno la differenza. E lui ne ha, lo ha dimostrato. Proprio con l’ex vice presidente che non ha mai nascosto la sua faccia in questo mercato, vedi Defrel.
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Certo poteva essere ancora tutto più bello con le ciliegione Castillejo (che ha voluto fare un dispetto al Milan) e Defrel (col Sassuolo bisogna avere i soldi) ma Faggiano è promosso a pieni voti.
Vogliamo dare un voto al mercato? Fosse arrivato uno dei due nomi fatti poc’anzi (formula nobile) sarebbe stato da 8 pieno. Così mi sento di dargli comunque un bel 7. Sette per tutto anche per quanto ha dovuto sopportare. Battute su battute, facili, elementari sul suo cognome (come ti capisco caro Daniele…). Giudizi anzi pregiudizi per chi ha voluto il tuo arrivo. Ecc, ecc…
Adesso non so se, come spesso succede, anche tu sarai cacciato dalla Sampdoria dopo aver concluso il tuo lavoro di uomo mercato. In fondo fai parte della vecchia gestione. E quindi perché bisognerebbe tenersi un ‘nemico’ in Casa? Già c’è pure questa ipotesi, credere che tu sia un nemico. Esiste la categoria professionisti. Categoria abituata a cambiare padrone ma a fare sempre il massimo.
Credo che Faggiano oggi l’abbia dimostrato, insieme a Romei e Osti naturalmente con i quali va diviso il merito di questo mercato. Ma ci tenevo a dire che oggi Faggiano non può più essere un bersaglio. È meglio mettersi il cuore in pace e sperare che questa ennesima rivoluzione ci aiuti. Aiuti Giampaolo a salvarci. Poi si vedrà…



