Nel prossimo calciomercato la Sampdoria dovrà guardare anche alle casse: potrebbero bastare dieci milioni di plusvalenze Faggiano e Osti sono al lavoro
Tra pochi giorni inizierà una sessione di calciomercato molto importante per la Sampdoria. Sarà, infatti, la prima del nuovo corso targato Marco Lanna e della rinnovata collaborazione tra il ds Daniele Faggiano e Caro Osti. Con l’aiuto anche dell’avvocato Romei, tornato nel cda dopo gli screzi con Massimo Ferrero.
Ma che mercato sarà per la Sampdoria? Certamente la situazione finanziaria del club non aiuta a favorire voli di fantasia, ma qualcosa in questi giorni potrebbe cambiare. In estate, infatti, si è sempre parlato della necessità di effettuare 25 milioni di plusvalenze. Obiettivo fallito, con il solo Jakub Jankto a portare introiti alle casse (sei milioni).
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Lo scenario potrebbe essere simile, ma negli ultimi mesi, come scrive il Secolo, la Sampdoria ha iniziato a lavorare su operazioni che potrebbero abbassare la cifra. C’è la possibilità che il Governo consenta la rateizzazione dell’Irpef, mentre alcune banche, senza Ferrero, potrebbero finalizzare alcune operazioni finanziarie. Se così fosse, la Sampdoria potrebbe ‘accontentarsi’ di incassare bdieci milioni.
Qualche sacrificio, nonostante la possibilità di dover incassare meno, andrà comunque fatto. Difficile pensare che, in caso di offerte, i vari Bereszynski, Colley, Thorsby o Ekdal possano essere trattenuti. Ciò non significa che partiranno tutti, ma che la Sampdoria ascolterà le proposte, senza pensare di riuscire a non vendere nessuno.
L’abilità dei responsabili del mercato sarà quella di bilanciare le uscite con ingressi funzionali e che non alterino l’equilibrio della rosa di Roberto D’Aversa. Serviranno quindi operazioni intelligenti e a basso costo. Magari prestiti o investimenti su giovani da lanciare come fu, due anni fa, per Damsgaard.