Dopo l’arresto e le dimissioni da presidente della Sampdoria di Massimo Ferrero, la società blucerchiata dovrà decidere il suo successore
Dopo le dimissioni del presidente Massimo Ferrero, che dovrebbero essere ufficializzate dopo l’incontro in carcere con l’avvocato Luca Ponti, alla Sampdoria serve un nuovo numero uno. I consiglieri hanno contatti fitti per individuare il profilo più adatto a ricoprire una carica tanto importante quanto delicata.
Le correnti di pensiero sono due. Da un lato Giuseppe Profiti ed Enrico Castanini starebbero spingendo per un presidente della “sampdorianità“. Per continuare, quindi, quel processo iniziato al momento della loro nomina. Dall’altro lato, poi, ci sono Gianluca Vidal e Fiorentino, che darebbero priorità alle capacità del candidato a prescindere dalla fede calcistica.
A tutti gli effetti, però la proprietà della Sampdoria è ancora della famiglia Ferrero. Pertanto sarà importante cercare di capire, tramite magari gli avvocati, il parere di Massimo, presidente dimissionario. Il requisito, tuttavia, come afferma Vidal non sarà il legame con Ferrero:
Il requisito del futuro presidente non è il legame con i Ferrero. Stiamo cercando di individuare un profilo che abbia la capacità di portare avanti con efficacia, rappresentatività e autorevolezza, una società calcistica del valore della Sampdoria.
Sampdoria, i possibili successori di Massimo Ferrero
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Tra le figure valutate ci sono quelle di Alberto Bosco, direttore operativo, e di Gianni Panconi, il consulente finanziario. Ci sarebbe, poi, l’idea di affidarsi a un ex calciatore della Sampdoria che sappia abbinare alla fede blucerchiata le capacità manageriali. All’assemblea del 23 dicembre bisognerà arrivare con un nome.
La nomina di un presidente è obbligatoria. Lo prevedono il codice civile e lo statuto della Sampdoria, conforme alle regole federali. Servirà una decisione pensata, ma veloce. Anche in vista del mercato di gennaio, a cui bisognerà arrivare con ruoli e cariche ben definiti.