Giorgio e Vanessa Ferrero, anche loro arrestati dalla Guardia di Finanza, parlavano della questione relativa ai soldi dei cinema di Massimo
Gli arresti della Guardia di Finanza non hanno coinvolto solo Massimo Ferrero, ma anche la figlia Vanessa e il nipote Giorgio. I due sono ai domiciliari e le intercettazioni riportate dal Secolo riguardano anche dei dialoghi tra loro due. La situazione che emerge sulle finanze dell’ex presidente è critica.
Il 2 marzo 2021, nel corso della telefonata tra i due, Giorgio definisce Andrea Diamanti, collaboratore di Ferrero, come un dittatore. Pronta la replica di Vanessa che insiste ancora sulla questione economica:
No ma Andrea è un casino. Però Andrea non è il padrone. I soldi sono nostri, non mi posso fare il problema per 100 euro che ho speso da Lumiere per fare tre aperitivi e andare a lavorare, mette firme e non r… il c…! E mi devo fare il problema se il bancomat ce l’ha lui. Eppure, so i soldi miei c…! Nostri Giò.
Arresto Ferrero, i dialoghi tra Vanessa e Giorgio: mai visto uno stipendio intero
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Giorgio, poi, rivela alla cugina Vanessa dei dialoghi avuti con Massimo Ferrero durante il periodo di chiusura dei cinema. La lamentela è sugli stipendi, mai arrivati pieni:
Tuo padre mi chiama due volte una ad aprile, due a maggio, ma ci credi che a me non è mai arrivato uno stipendio pieno. Mi sono arrivati sempre 500 euro al mese. Non giustificano neppure i cinquemila euro a lui.
La rivelazione non lascia stupita la figlia, che definisce il padre “non in grado di farlo”. Le chiusure dovute al Covid impediscono, stando a quanto afferma Massimo, di togliere la cassa integrazione:
No, no, non è in grado di farlo. Ha provato a chiedermi aiuto per fare in modo che voi potevate, diciamo levarvi dalla cassa integrazione così facevate programmazione, ma lui non lo ha permesso perché i cinema erano chiusi.