La situazione del bilancio della Sampdoria è tutt’altro che rosea: tra debiti e finanziamenti da ripagare, gli scenari possibili spaventano i blucerchiati.
E’ quasi tempo di bilanci societari in Serie A, un campionato che ha risentito particolarmente della crisi dovuta al Covid. E alcune squadre decisamente più di altre. In un’indagine condotta da Tuttomercatoweb.com, focalizzata sulla Sampdoria di Massimo Ferrero e sul bilancio del 2020, emerge un quadro davvero pericoloso. Soprattutto in proiezione per quello del 2021.
A cominciare dalla descrescita degli introiti relativi ai diritti tv, nel quale può rientrare anche il “dispetto” di Dazn alla Sampdoria (qui l’articolo di riferimento). La società di Corte Lambruschini è passata da 47,7 milioni di euro a 36,9 del 2020. Forse avvenuto anche per una questione di risultati, il calo è davvero pesante: essendo il fatturato netto pari a 47,3 milioni, il 78% deriva da diritti televisivi.
C’è da dire che sono molto diminuiti i costi, ma d’altro canto sono diminuiti gli introiti dalle cessioni. Per cui se le passività si sono ridotte, sia per il personale (-7 milioni rispetto al 2019) ma anche per i costi di produzione (con un -6,2), non bisogna cantare troppo vittoria. Gran parte delle entrate della Sampdoria derivavano dalle plusvalenze, che Ferrero è sempre stato abile nel fare.
Ma nel 2020 la Sampdoria ha ceduto con un incasso totale netto di 21 milioni, ovvero meno di tutti gli anni precedenti, quando le vendite potevano arrivare ad un attivo di 44 milioni. Anche se, va detto, nel 2019 c’era già stato un rosso di 13 milioni, nonostante altre plusvalenze messe a bilancio.
Sampdoria, in arrivo una montagna di debiti da saldare. Pochi gli scenari possibili

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Solo che nel 2019 incidevano sicuramente meno, perché bisogna considerare, oltre agli attuali risultati e ad una svalutazione generale della rosa, che non c’erano i finanziamenti dell’emergenza Covid. Che naturalmente sono da restituire.
Grazie alla sospensione degli ammortamenti sui diritti pluriennali dei calciatori, si legge ancora su Tuttomercatoweb.com, la Sampdoria nel 2020 ha potuto rinviare al bilancio successivo 36,57 milioni. Per compensare i quali ovviamente non sarebbero bastati i 21 milioni di plusvalenza. E c’è dell’altro.
Per fronteggiare la pandemia la Sampdoria ha deciso di utilizzare il Decreto Liquidità, con i finanziamenti garantiti da SACE o dal Fondo di Garanzia Centrale. Nel 2021 sono arrivati 16 milioni: 4 da ridare da agosto 2021, 5 a settembre 2021, 7 a fine dicembre 2021. A questi vanno aggiunti, nel 2020: 25 milioni da ridare dal 31 dicembre 2021, 5 milioni da marzo 2021. La Sampdoria quindi dal 31 dicembre avrà 32 milioni da ripagare tra i 33 e i 51 mesi. Una situazione molto pericolosa considerando tutti gli altri debiti. E Ferrero si è servito anche della proroga dei versamenti.
Quale scenario si prospetta per la Sampdoria che dovrà stilare il bilancio 2021? La proiezione di Tuttomercatoweb.com è tutt’altro che rosea. Tenendo conto della svalutazione del valore della società (da 129 milioni a 75), Ferrero dovrà fare i conti con tutti i debiti e i costi molto alti, compresi di ammortamenti e proroghe. Quindi le strade possibili sono due.
C’è la carta della cessione di massa di un gran numero di calciatori, soprattutto quelli che possono garantire plusvalenze. Ovviamente si parla di Kristoffer Askildsen, Morten Thorsby e Mikkel Damsgaard su tutti. Ma non è detto che il prezzo di vendita dei loro cartellini possa riuscire a coprire tutto il passivo della Sampdoria. E in ogni caso si indebolirebbe l’organico in maniera quasi irreparabile. A maggior ragione vista la necessità di contenere le spese.
Qual è l’altro scenario? O Massimo Ferrero immette liquidità nella Sampdoria con suoi fondi personali, oppure resta solo la cessione della società.