La scelta di andare in ritiro a Coccaglio e la difesa a D’Aversa nelle parole del direttore sportivo della Sampdoria Daniele Faggiano
Dopo il 3-0 subito contro il Torino la Sampdoria è partita per il ritiro di Coccaglio. Una scelta forte e unica nell’era Ferrero, presa per cercare di ritrovare compattezza in un momento molto difficile della stagione. Daniele Faggiano, direttore sportivo blucerchiato, ha spiegato al Secolo i motivi di questa decisione:
Non va interpretato con una finalità punitiva. È normale che spostarsi da Genova, da casa, non possa fare piacere. Questo è il momento di essere compatti, di guardarci in faccia più a lungo di quanto avremmo potuto fare con il tradizionale programma settimanale.
La scelta, afferma Faggiano, è stata condivisa. Dopo il 3-0 di Torino c’è stato un confronto non tanto sulla decisione di andare a Coccaglio, ma sul quando partire per questo ritiro:
È stata una scelta ponderata, dopo il 3-0 di Torino e appunto per cercare di ritrovarci. Mi dispiace che sia passato il messaggio che la squadra, o qualcuno, non volesse partire. C’è stato semmai un confronto solamente sul quando partire.
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Con nove punti in undici giornate di campionato cominciano a girare le prime voci sulla posizione di D’Aversa. Faggiano, però, ribadisce della fiducia della società e afferma come, alla Sampdoria, siano sempre tutti sotto osservazione:
Questo clima non è certo il massimo per lui, come allenatore e come uomo. La società gli ha confermato la fiducia subito dopo il Torino. In questi giorni siamo tutti sotto osservazione, da che mondo e mondo funziona così. Bologna spartiacque? Non mi piace definirla così, perché porta sfortuna. Domenica puntiamo a fare risultato pieno, come peraltro ogni volta. Mi aspetto però di vedere un atteggiamento diverso.
In questi primi mesi di D’Aversa, secondo Faggiano, la Sampdoria ha sbagliato nelle trasferte di Cagliari e Torino e con il Napoli ha pagato un pessimo secondo tempo:
Nel mondo del calcio da sempre in certe situazioni il primo a pagare è l’allenatore. Però anche nei confronti di D’Aversa ho notato dell’esasperazione. Prima era bravo adesso è scarso. Con il Napoli abbiamo perso 4-0 ma nel primo tempo il migliore in campo è stato Ospina. Secondo me la Samp ha sbagliato in due trasferte, Cagliari dove peraltro avremmo anche potuto pareggiare, e il secondo tempo con il Torino.