Sta iniziando la battaglia legale tra Carlo Osti e la Sampdoria dopo il licenziamento: Ferrero accusa l’ex dirigente della gestione del calciomercato
Dopo il licenziamento sta iniziando la battaglia legale tra la Sampdoria e Carlo Osti. Mattia Grassani, l’avocato che assiste l’ormai ex dirigente blucerchiato, sta aspettando che la società depositi al Tribunale di Genova la richiesta di licenziamento per giusta causa. Dopodiché potranno partire le contestazioni per la scelta della Sampdoria.
L’aspetto contestato a Osti è il mercato, ovverosia l’incapacità – presunta – di attuare un piano efficace di acquisti e soprattutto di cessioni. Come riporta il Secolo, nella seconda contestazione di addebito non c’è più il riferimento ai rapporti compromessi con lo staff tecnico. Cosa che, per Ferrero, sarebbe potuta essere controproducente.
Lo stesso D’Aversa era entusiasta del ritorno a Bogliasco del dirigente, dal momento che credeva che la situazione fosse finalmente rientrata.
Sampdoria, le presunte colpe di Carlo Osti sul mercato
Sampdoria, inizia lo scontro legale tra Osti e Ferrero: al centro il mercato
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Il mercato, dunque. C’è sempre la sessione estiva al centro di tutto, cosa che lascia perplessi anche parecchi addetti ai lavori. Osti, infatti, è stato molto limitato durante il calciomercato, tanto che ha saputo dell’acquisto di Ciccio Caputo solo a cose fatte.
Per quanto riguarda le cessioni, invece, è stato spesso Ferrero a trattare in prima persona. La trattativa con l’Atalanta per Thorsby è iniziata con il dirigente e finita con il presidente. Lo stesso che ha poi cercato di condurre le trattative last minute con Ramadani per Seferovic e Brekalo. La cessione di Falcone allo Spezia (operazione da 3,5 milioni) è saltata a causa dei ritardi dell’agente di Provedel, che sarebbe dovuto passare alla Sampdoria in prestito.
I tempi di una battaglia legale simile potrebbero arrivare fino ai due anni. Ferrero potrebbe puntare a prendere temo in attesa che qualcuno offra un contratto a Osti, che, così, potrebbe rescindere.