Le trattative di calciomercato che hanno fatto arrabbiare Ferrero: Osti, però, era già stato messo ai margini delle strategie della Sampdoria
Al centro della crisi sfociata poi ne licenziamento di Carlo Osti c’è il calciomercato. Massimo Ferrero accusa l’ormai ex responsabile delle aree tecniche di una mal gestione delle strategie in entrate e in uscita. Anche se, come rivelato dal Secolo, Osti ha avuto poca voca in capitolo in molte trattative.
L’unico acquisto concluso – quello di Ciccio Caputo – è stato condotto, come affermato più volte dagli interessati, da Ferrero e Faggiano. L’attuale ds ha fatto leva sull’ottimo rapporto con l’attaccante per convincerlo a venire a Genova. Ci sono, poi, gli accordi sfumati sia in entrata che in uscita, imputati a Osti, ma in cui, in realtà, l’ex dirigente era poco coinvolto.
Sampdoria, caso Osti: i retroscena delle trattative. Thorsby e non solo
Calciomercato Sampdoria, caso Osti: i retroscena sulle trattative
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In estate la Sampdoria è stata a un passo dalla cessione di Morten Thorsby. Il norvegese è stato vicinissimo a vestire la maglia dell’Atalanta. C’era l’accordo con i nerazzurri sulla base di circa sei milioni e tutto sembrava apparecchiato, ma tutto è saltato. Osti, in questo caso, ha iniziato la trattativa, ma a concluderla – anzi, a non concluderla – è stato Massimo Ferrero. Lo stesso Ferrero ha cercato, poi, tramite Ramadani, di acquistare Seferovic e Brekalo senza riuscirci. Con il secondo che, poi, è passato al Torino. Segno, però, che Osti era già stato superato.
Il dirigente, poi, stava anche concludendo la cessione di Falcone allo Spezia per 3,5 milioni. Nella trattativa sarebbe dovuto essere inserito Provedel, pronto a fare il secondo di Emil Audero. Tutto pronto, anche qui, ma anche qui tutto è saltato. A causa, questa volta, dei ritardi dell’agente di Provedel che hanno impedito di far andare in porto l’accordo.