La scelta dei gruppi della Gradinata Sud divide i tifosi della Sampdoria. Così si gioca sempre in trasferta e domenica prossima arriva l’Inter
La Gradinata Sud rimane ancora vuota. Niente tifo organizzato, niente passo indietro. “Per noi non è ancora il momento, rientreremo solo al 100%”. Una frase scritta su uno striscione esposto a Pavia, fuori dallo stadio Fortunati, prima della gata con l’Hellas Verona, che vale ancora, nonostante qualcuno cominci a pensarla diversamente, a non capire più le ragioni di questa scelta.
Rimane quella posizione forte e coraggiosa e che va contro tutti, anche gli stessi tifosi della Samdporia che così si sentono in minoranza anche a Genova, in casa, nel proprio stadio.
Secondo La Repubblica ci sono stati anche dei tentativi per trovare una soluzione che permettesse un rientro nel cuore nella Sud, ma senza nessun risultato, anche se nessuna delle tifoserie più importanti ha fatto come gli Ultras Tito Cucchiaroni.

La scelta della Sud divide i tifosi della Sampdoria
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La Repubblica sottolinea come giovedì scorso, ad esempio, la Curva Ferrovia ha annunciato sulla sua pagina Facebook che sarà al “Picco” contro l’Udinese. E come stavolta venga meno uno dei capisaldi della tifoseria blucerchiata: “la Sampdoria viene prima di ideali politici, lotte di classe o discriminazioni”. I tifosi sampdoriani hanno sempre ripetuto che la squadra andava comunque sostenuta, soprattutto nelle avversità. E questa chiaramente lo è…
Per Paolo Mantovani la Sud era una certezza, un giocatore forte, quasi imbattibile. Ma così lo stadio ora è in mano alle tifoserie avversarie, anche quelle più piccole, come quella dell’Alessandria.
Sui social filtra l’amarezza di tanti sampdoriani, il Sampdoria Club South Africa, usando la pagina ufficiale Facebook, ha preso posizione il giorno dopo la gara.
Il 23 agosto 2021 sarà una delle date più nere della nostra gloriosa storia: la prima volta in cui la nostra squadra, i nostri colori, hanno giocato in trasferta nel nostro stadio. Meno di cinquemila presenti e, in mondovisione, tutti hanno potuto sentire e vedere solo i milanisti nel settore ospiti, che hanno cantato per tutta la partita i nostri cori. Nella Sud, dopo 18 mesi senza stadio e senza Samp dal vivo, solo famigliole con bambini. Si tratta di misure sanitarie, non di polizia, e così facciamo giocare ai nostri ragazzi 38 partite in trasferta. Per rimontare avevano bisogno del tifo, ma invece hanno sentito solo quello degli altri. Una squadra di football, senza tifosi allo stadio, non esiste
La Repubblica conclude: “I Gruppi della Sud hanno ragione come principio, ma occorre una soluzione…”



