In esclusiva a ClubDoria46 il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero ha giudicato il proprio operato sul calciomercato
Un calciomercato difficile. Per la Sampdoria come per le altre. La crisi si è fatta sentire, il bisogno di sfoltire una rosa abbondante anche. E su quello la società blucerchiata si è concentrata a lungo riuscendo solo all’ultimo a liberarsi di Caprari e del suo pesante ingaggio, di Murillo ancora in prestito ma anche di Rocha. Ma sono partiti anche Tonelli, Leris, Jankto, La Gumina, Bonazzoli e De Luca arrivato dal fallimento del Chievo Verona e spedito a Perugia a giocare. Resta e servirà invece Ronaldo Vieira, almeno fino a gennaio.
Tante partenze ma anche qualche arrivo. Ben 5 sottolinea in esclusiva a ClubDoria46 il presidente Massimo Ferrero. Arrivi che però non hanno soddisfatto i tifosi blucerchiati che hanno bersagliato i social, anche quelli ufficiali, di critiche e insulti l’operato della dirigenza blucerchiata. Ma a giudicare come sempre sarà sempre e solo il campo…
Un mercato che soddisfa, come detto, il numero uno blucerchiato, che in questi ultimi giorni è stato al fianco di Faggiano e Osti.
A inizio mercato tutti scrivevano che ero obbligato a vendere metà squadra, almeno per 50 milioni. Dovevo farlo altrimenti la Sampdoria non ce l’avrebbe fatta, sarebbe andara in crisi. E invece, ancora una volta, ho dimostrato la solidità della mia Sampdoria…
Massimo Ferrero sicuro: “Ho rinforzato la Sampdoria”
Sampdoria, Massimo Ferrero a ClubDoria46: “Nessuna cessione, nessuna crisi”
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, UFFICIALE Murillo al Celta Vigo. La formula
Nessuna crisi con due plusvalenze pur se minime (Jankto e Caprari) che aiutano il bilancio in attesa di tempi migliori e un bel risparmio sul monte-ingaggi. Questo è quello che ci ha voluto raccontare:
Non solo non ho venduto nessuno ma ho portato cinque giocatori importanti e di grande spessore rafforzando la squadra per dare al mister D’Aversa la possibilità di esprimersi al meglio…
Insomma Ferrero prova a difendersi da chi lo sta criticando, giudica insufficiente la sua campagna acquisti fatta da tre giovani di assoluto favore ma in prestito, più De Luca e Caputo, l’attaccante che serviva a D’Aversa per far rifiatare Quagliarella…
Un solo rimpianto, quello legato a Keita Balde che voleva la Sampdoria, sarebbe rimasto volentieri. Ma qui il presidente non entra nei dettagli:
Keita e nel mio cuore ma se lui è contento, io sono contento per lui…