Il calciomercato della Sampdoria non si muove ancora ma Roberto D’Aversa non è preoccupato e su Damsgaard ha la convinzione che…
Roberto D’Aversa non è preoccupato dal calciomercato della Sampdoria di Massimo Ferrero. Continua a non esserlo e ha le sue ragiorni per farlo: “Le difficoltà ci sono sempre state, ma una squadra che fa 52 punti, meno la tocchi, meglio è”. Parole sante, parole di convenienza perché oggi conviene essere un allenatore aziendalista.
Nel calcio di oggi lo devi essere. Molti club sono in difficoltà economica, mancano gli stadi di proprietà, una tassazione agevolata. Stanno tornando grandi allenatori come Allegri, Sarri, Mourinho, saranno di grande stimolo e spero possano ridare un po’ di appeal al nostro campionato, ma non possiamo nascondere le difficoltà. Per cui se con la tua politica e la tua condotta riesci a portare benefici al club, ben venga…
A La Repubblica di Genova e alla Gazzetta dello Sport il tecnico blucerchiato ha parlato anche di Mikkel Damsgaard spiegando che per lui sarebbe meglio restare. Ma c’è di più…
Il consiglio di D’Aversa a Mikkel Damsgaard è restare alla Sampdoria
Calciomercato Sampdoria, D’Aversa sicuro: Damsgaard come Kulusevski
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C’’è un giocatore che più di altri le dispiacerebbe perdere?
Nei primi incontri con il presidente, quando doveva ancora iniziare l’Europeo, gli dissi che difficilmente avremmo potuto tenere Damsgaard, ma al tempo stesso che a Mikkel farebbe bene fare un altro anno in Italia. L’esempio più lampante è Kulusevski. Due anni fa fece tre partite nell’Atalanta, poi una stagione con continuità a Parma. Ceduto per 44 milioni…
Obiettivo tenere Damsgaard e completare almeno con uno-due, forse anche tre giocatori la rosa di D’Aversa. Scetticismo? “Lo rispetto, ma lo combatto”. Insomma:
Conquisteremo la nostra gente, faremo ricredere molte persone. La Sampdoria non si tirerà mai indietro, se la giocherà con tutte. Prendiamo il calendario: fra poco si comincia, nelle prime tre partite abbiamo avversarie terribili, Milan in casa, Sassuolo fuori e Inter a Marassi. Rispetto? Tanto. Ma niente paura