Razzismo, violenza e ottantanove arresti: in Inghilterra la sconfitta è doppia, prima in campo, poi fuori con episodi che poco hanno a che fare con il calcio
L’Inghilterra ha perso due volte: in campo e fuori dal campo. Il giorno dopo sarebbe dovuto essere quello del “coming home”, invece sono state 24 ore piene di vergogna. Con episodi di violenza e razzismo, nei confronti degli italiani, ma anche degli stessi giocatori, che non non dovrebbero vedersi.
È stato un giorno molto scuro per tutta l’Inghilterra. Cominciando dalle aggressioni ad alcuni tifosi italiani dopo la sconfitta inaspettata, quando a Londra si aspettava solo la vittoria dei ragazzi di Southgate. Passando, poi per un Wembley preso d’assalto da molti tifosi senza biglietto. Le immagini hanno fatto il giro del mondo, dando un colpo alle speranze dell’Inghilterra di organizzare i mondiali nel 2030.
Inghilterra, gli insulti razzisti a Sancho, Rashford e Saka
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Ci sono state ottantanove persone arrestate tra domenica sera e l’alba di ieri e ottocento reati commessi in tutto il paese, comprese le aggressioni nei confronti di alcuni tifosi italiani. Ci sono stati, poi, episodi di razzismo verso Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka, colpevoli di aver sbagliato i rigori. A Manchester il murale di Rashford è stato sfregiato, mentre sui social i tifosi più beceri si sono scatenati con gli insulti.
In conclusione, poi, l’episodio delle medaglie sfilate in diretta mondiale. Non una bella figura per il calcio inglese e per tutta l’Inghilterra, uscita sconfitta due volte.