Salernitana, il tempo è ormai scaduto, se Lotito non vende a rischio la partecipazione alla prossima Serie A, a questo punto il trust è l’unica soluzione.
Tiene banco nel calcio italiano la vicenda della Salernitana e della multiproprietà. Secondo le scadenze imposte dalla Figc, entro la mezzanotte di oggi, Claudio Lotito deve vendere e devo farlo ad una persona estranea, che non sia un familiare. Attualmente la Salernitana è in mano per metà alla Omnia Service di Enrico Lotito, e per l’altro 50 per cento alla Morgenstern che fa capo a Marco Mezzaroma. E loro non sono persone estranee, ma il figlio e il cognato del presidente della Lazio. Il limite imposto dal regolamento è al quarto grado di parentela.
L’impressione è che non si venderà entro la mezzanotte di oggi, venerdì 25 giugno 2021, ma ci si affidi ad un trust che consenta di avere una proroga di sei mesi sulla vendita. Una sorta di ponte che faciliti la vendita. Serve però un soggetto terzo, indipendente (il cosiddetto trustee), che avrà sostanzialmente due compiti: rappresentare la società in Lega e organizzare la vendita vera e propria. Claudio Lotito ha parlato di un professore universitario o di un carabiniere in pensione. Ma ancora nulla è stato confermato. A rischiare la clamorosa esclusione c’è anche la Lazio, con lunedì, il giorno ultimo previsto per le iscrizioni alla prossima Serie A.
Salernitana, alcune offerte, ma Lotito sceglierà la strada del Trust
Salernitana, a rischio la Serie A, trust unica soluzione.
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La domanda sorge spontanea: in queste settimane sono arrivate delle offerte? Qualcosa, ma niente di concreto. Si è parlato di una trattativa con Andrea Radrizzani, proprietario del club inglese Leeds, e con Maurizio Milan, ex proprietario del Pisa. Anche un fondo degli Emirati Arabi Uniti avrebbe fatto un’offerta. Ma tra le condizioni era previsto anche il mantenimento della categoria per completare l’acquisto.
La strada di un Trust (con un perito che valuterà il valore della Salernitana) è quella più scontata. Oggi Lotito invierà i documenti con l’indicazione della figura designata. Dopodiché la Federazione prenderà in esame le carte e darà un giudizio in merito alla terzietà del ‘trustee‘. Naturalmente serviranno ancora dei giorni per venire a capo della vicenda. L’esito più estremo sarebbe la non iscrizione al prossimo campionato (inguaiata anche la Lazio a quel punto), ma nessuno vuole arrivare a tanto.
