Roberto D’Aversa prende quota per la panchina della Sampdoria: l’ex tecnico del Parma punta sul 4-3-3, difesa bassa e ripartenze fulminanti
In queste ore le quotazioni di Roberto D’Aversa hanno subito un fortissimo rialzo. L’ex tecnico del Parma è rientrato apposta dalle vacanze e tra oggi (lunedì 14 giugno) e domani incontrerà Carlo Osti. Il quale, sempre in attesa del rinnovo di contratto, ha avuto mandato da Massimo Ferrero per contattarlo.
Il presidente del Parma Krause ha dato a Ferrero un ottimo giudizio su di lui e per lui parlano i quattro anni meravigliosi a Parma dove, tra il 2016 e il 2020, ha portato la squadra dalla Serie C alla Serie A, ottenendo anche due salvezze. Amico fraterno di Antonio Conte, D’Aversa in Emilia ha basato il suo credo su un 4-3-3 fatto di difesa compatta e contropiedi fulminei.
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Un gioco “all’italiana” con le ripartenze che spesso sono state letali per gli avversari. Grazie a giocatori come Gervinho – soprattutto nella stagione 2018/19 – Karamoh e Dejan Kulusevski che, sotto la sua ala, è diventato grande. La difesa compatta e il gioco in velocità erano anche le chiavi della Sampdoria di Ranieri, il che potrebbe rendere più facile il lavoro di D’Aversa.
La Sampdoria potrebbe, poi, avere in Mikkel Damsgaard, Antonio Candreva e Jakub Jankto degli esterni molto pericolosi. Gli ultimi due hanno caratteristiche un po’ più difensive del primo, ma insieme potrebbero garantire equilibrio alla squadra. L’unico problema per D’Aversa potrebbe essere rappresentato dalla valorizzazione dei giovani.
In passato il tecnico ha fatto crescere Alessandro Bastoni, Kulusevski, ma lo ha fatto grazie alla solidità del resto della squadra:
Da parte mia non c’è nessuna problematica, i giocatori forti giocano a qualsiasi età: per far crescere i giovani, però, c’è bisogno di una solidità di fianco. Il campionato italiano è difficile, ci vuole tempo di ambientamento.
Potrebbe, quindi, servire prima avere un impianto di gioco stabile per vedere all’opera i giovani della Sampdoria.



