L’avventura di Riccardo Pecini alla Sampdoria è finita: il responsabile dello scouting è vicino allo Spezia, mentre Osti aspetta ancora Ferrero
Alla fine Riccardo Pecini lascerà la Sampdoria. Il responsabile dello scouting blucerchiato a fine giugno interromperà il rapporto con la società di Massimo Ferrero. L’epilogo – il secondo e, si presume, definitivo – sembra la naturale evoluzione dato che, a 20 giorni dalla fine del contratto non c’era ancora l’intesa sul rinnovo.
Tra i tentennamenti di Ferrero si è infilato lo Spezia di Robert Platek. Il club ligure ha proposto a Pecini un progetto di scouting basato sulle sue caratteristiche, offrendogli più poteri di quanti ne avrebbe avuti alla Sampdoria. Piena fiducia, dunque, con la possibilità anche di scegliere i propri collaboratori. Un incontro per l’accordo definitivo con lo Spezia è previsto tra due settimane.
L’epilogo, come detto, sembra naturale per come si sono evolute le situazioni. Ferrero ha atteso troppo nell’offrire un rinnovo a Pecini, che aveva messo la Sampdoria in cima alle sue scelte ed era disposto ad aspettare. Non così tanto però. Inoltre c’è stato un problema di sovrapposizione di ruoli con Giampiero Pocetta, sempre più vicino a Ferrero, il quale, avrebbe voluto offrire a Pecini un ridimensionamento del suo ruolo. Al suo posto potrebbe addirittura arrivare Antonio Cassano (Sampdoria, Antonio Cassano al posto di Riccardo Pecini?)
La situazione di Osti: continuerà senza Pecini?
Sampdoria: Riccardo Pecini va allo Spezia, Osti rimane?
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E Carlo Osti? Il ds della Sampdoria non sente il presidente da due settimane e, in questi giorni, i rapporti tra i due sembrano freddi. Ferrero, nel tentativo per arrivare ad Alessio Dionisi ha scavalcato i suoi due dirigenti del cui operato, come si legge sul Secolo, non sarebbe più molto soddisfatto.
L’accordo per il rinnovo, in realtà, ci sarebbe da tempo, ma questi tentennamenti del presidente stanno complicando il prolungamento di Carlo Osti. La situazione, in questo momento, sembrerebbe critica, anche perché il contratto del ds scade tra appena venti giorni.
Tuttavia, dopo sette anni, Osti è l’uomo di raccordo tra società, squadra e allenatore e Ferrero, prima di scegliere per la separazione, dovrebbe pensarci molto bene. La figura del dirigente è molto importante per la Sampdoria e, in un momento difficile la sua permanenza potrebbe servire a tenere dritta la rotta.