Le società di Serie A pensano a come gestire il ritorno allo stadio dei tifosi: la Sampdoria punterà sulla fidelizzazione, c’è l’idea dei mini-abbonamenti
La pandemia di Covid ha privato le società dei tifosi che, per oltre un anno, non sono potuti stare vicino alle proprie squadre. Qualcosa, però, sta già cambiando, con la finale di Coppa Italia aperta al pubblico e gli Europei con il 25% di capienza. In quest’ottica, quindi, si può iniziare a ragionare anche sulla campagna abbonamenti del prossimo anno.
La Sampdoria, che ha 16 mila interessati, darà la priorità a coloro che avevano richiesto il voucher nella stagione 2019/20, e oggi ne sono ancora in possesso. L’idea più percorribile potrebbe essere quella dei mini-abbonamenti. Anche il Genoa, come spiega Enrico Preziosi, punta alla fidelizzazione dei tifosi:
Dobbiamo capire assolutamente quanti possano entrare allo stadio, credo che si prospetti il 50%. Bisognerà valutare: se sarà così, agli abbonati che si iscrivono prima bisognerà dare una chance. È un segnale, ma qualcuno per forza di cose resterà fuori.
Non solo la Sampdoria: le altre idee per gli abbonamenti

Sampdoria, il piano per gli abbonamenti della prossima stagione
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Juventus e Roma, come riporta la Gazzetta, avrebbero già fatto capire di non voler aprire la campagna abbonamenti per la prossima stagione con capienza limitata. Della stessa idea sarebbe il Sassuolo, mentre Bologna ed Empoli non dicono no a un’eventuale apertura dei tesseramenti.
Cagliari, Milan, Inter, Atalanta, Lazio, Torino sono in attesa dei piani del Governo, mentre Udinese, Verona, Napoli e Fiorentina non hanno ancora dato una risposta. Così come Lo Spezia e le due neopromosse Venezia e Salernitana, alle prese con altre problematiche.



