La nuova Sampdoria ripartirà dalla valorizzazione dei giovani: diversi i giocatori che con Claudio Ranieri non sono riusciti a emergere
Al termine dell’anno e mezzo di Claudio Ranieri la Sampdoria inizierà un nuovo ciclo. Massimo Ferrero, anche guardando i nomi degli allenatori più papabili, vorrebbe ripartire dalla valorizzazione dei giovani che, con Sir Claudio in panchina, è venuta un po’ meno. Nella rosa blucerchiata ci sono alcuni giocatori che potrebbero rilanciarsi.
Uno dei giovani che non è riuscito a spiccare nel gruppo è Kristoffer Askildsen. Il classe 2001, arrivato a gennaio 2020, ha avuto pochissime occasioni con Claudio Ranieri, che sia l’anno scorso che quest’anno gli ha fatto vedere il campo con il contagocce anche a salvezza ampiamente raggiunta.
Sir Claudio gli ha preferito Albin Ekdal, Morten Thorsby e Adrien Silva e a lui sono rimaste le briciole. Solo sei presenze in campionato per un totale di 91 minuti disputati. Se la Sampdoria ripartirà dalla valorizzazione dei giovani lui dovrà essere uno di quelli.
Sampdoria, i giovani in cerca di riscatto
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Sampdoria, largo ai giovani: ecco quali sono i giocatori in cerca di riscatto
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Anche Alex Ferrari e Valerio Verre, entrambi classe 1994 – non più giovanissimi quindi – potrebbero rientrare tra i calciatori a cui dare più spazio. Il primo, al netto del problema al ginocchio, ha disputato solo dodici partite, mentre Verre ha spesso giocato fuori ruolo, pur chiudendo con tre goal e tre assist.
Discorso un po’ diverso, invece, per Antonino La Gumina. Il classe 1996 è stato il grande colpo del mercato invernale del 2020, ma con Ranieri ha visto pochissimo il campo. Sedici presenze in un anno e mezzo e un solo goal in Coppa Italia alla Salernitana. Considerando i sei milioni spesi, alla Sampdoria e alle sue casse potrebbe far bene un tecnico in grado di valorizzare l’ex Empoli. Anche se, in questo caso, le colpe da imputare a Ranieri sono ben poche.
Infine ci sarebbe anche Kaique Rocha. Il brasiliano classe 2001 ha giocato solo contro la Salernitana in Coppa Italia, ma rappresenta un asset della Sampdoria. Farlo crescere potrebbe portare, in futuro, un ritorno economico.