Claudio Ranieri divorzia dalla Sampdoria, ma il motivo non è economico: il mister cerca un progetto stimolante che in blucerchiato non ha trovato.
Termina 3-0 per la Sampdoria l’ultima partita di questo campionato, vinta contro il Parma. E la vittoria significa 52 punti, ovvero il raggiungimento dell’obiettivo che Claudio Ranieri aveva prefissato per la sua squadra. Così che il mister ha messo a posto l’ultimo tassello della sua molto positiva esperienza blucerchiata. Adesso è davvero addio.
E naturalmente le domande sul futuro di Ranieri non potevano mancare nella conferenza stampa post partita, ora che si separerà dalla Sampdoria. Il mister in proposito ha dichiarato di volersi prendere un momento di vacanza, stare con la famiglia e poi decidere.
Riguardo invece l’ultima esperienza alla Sampdoria e la sua conclusione malinconica, le domande toccano un tasto più spinoso. E Ranieri all’inizio cerca di dribblarle con disinvoltura:
Ho già detto nei giorni scorsi quello che c’era da dire. Preferisco, dopo una vittoria così e un campionato del genere, non tornare più sulla questione.
Mentre a DAZN Ranieri si fa scappare una ripetizione di quanto detto nel pre partita della sfida tra Sampdoria e Parma
Se ho detto che non c’erano le condizioni per continuare è perché non c’erano le condizioni per continuare. Tutto qui
Ranieri alla Sampdoria: con un progetto l’unione era possibile
Sampdoria, Ranieri: “Non è un problema di soldi, conta il progetto”
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Ma alle successive domande, anche collegate alle offerte con stipendi faraonici che arriveranno (e sono arrivate) a Ranieri dall’estero, l’ormai ex tecnico della Sampdoria risponde così:
A me non interessavano e non interessano i soldi. Fuori dall’Europa non mi stimola niente. Io non cerco nuove avventure solo per il compenso economico, altrimenti avrei avuto già altre offerte da quattro squadre di fuori Europa. A me stanno a cuore le emozioni che posso trovare nell’allenare e competere a certi livelli, ovviamente le emozioni positive
A Ranieri non interessano i soldi. Per lui contano le emozioni, il progetto, le ambizioni. E per il suo mancato rinnovo con la Sampdoria ha avuto un ruolo decisivo il compenso economico? Ranieri è categorico:
No. Il fatto economico non c’entra assolutamente nulla. Infatti ho detto al mio agente che era inutile che andasse a parlare con la dirigenza perché io non sarei rimasto in ogni caso. Se fosse stato un discorso economico avrei già firmato. Quello che conta per me è il progetto, io voglio qualcosa di più stimolante.
Un ultimo tentativo di farlo rimanere è arrivato dai suoi giocatori, dal gruppo squadra della Sampdoria. Ma Ranieri ha ringraziato di cuore e ha rifiutato:
Sì i ragazzi hanno provato a convincermi (Ranieri ride). No, devo veramente ringraziarli, ho trovato un gruppo squadra con cui si è creata da subito una sinergia incredibile.