Omar Colley è il miglior difensore della rosa della Sampdoria, ma il suo destino non è certo: il gambiano è appetibile sul mercato e può generare una plusvalenza
La difesa della Sampdoria ha una sola certezza: Omar Colley. Il gambiano, anche nella sconfitta contro il Napoli, si è dimostrato un difensore roccioso e affidabile. Il migliore della rosa, senza dubbio. Maya Yoshida e Alex Ferrari commettono diversi errori, mentre su Lorenzo Tonelli c’è sempre l’incognita del ginocchio.
Nelle ultime 23 partite, Claudio Ranieri lo ha schierato venti volte, di cui diciannove per tutti i novanta minuti. Solo una volta, poi, contro l’Atalanta la scelta tecnico non era dettata da un infortunio, come all’andata con il Torino, o a una squalifica come nella pessima partita di Bologna. Partita in cui la sua mancanza si è sentita terribilmente.
Omar Colley e le sirene inglesi
Sampdoria, Omar Colley è una certezza: perché venderlo?
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Il destino di Colley rimane, però, quello più incerto. Il gambiano, infatti, è il centrale più appetibile sul mercato e il suo rinnovo fino al 2025 ha abbassato ulteriormente i costi dell’ammortamento. Il che significa che, in caso di cessione, la plusvalenza sarebbe assicurata. Con Massimo Ferrero che parte da una cifra tra i dieci e i quindici milioni. E chissà che non possa salire ancora.
Gli estimatori in Premier League ci sono. Dal Fulham, che è stato a un passo in estate, al West Ham al Leeds. La domanda, però, che può sorgere è: ha senso vendere ancora una volta il miglior difensore della rosa? Omar Colley è l’unico difensore che dà garanzie a livello fisico e a livello di prestazioni. Privarsi di lui vorrebbe dire trovarne un altro almeno di pari livello oppure rendere ancor più vulnerabile la difesa.