Cessione Sampdoria, Renzo Parodi: nessuna conferma, decisivi i concordati. Il giornalista precisa il suo pensiero sulla situazione societaria
Dopo aver risposto ad alcuni tifosi sul proprio profilo Facebook sulla possibile e futura cessione della Sampdoria (Cessione Sampdoria, Parodi: è fatta, Volpi fuori dai giochi) il noto giornalista genovese Renzo Parodi chiarisce ancora una volta il suo pensiero. Precisazioni importanti, di cui vi diamo conto.
Parodi, già firma del SecoloXIX e delle pagine genovesi di Repubblica, smorza subito i toni accesi dalle voci di un’imminente cessioni e alimentate dall’assenza del presidente Massimo Ferrero nelle ultime due gare di campionato.
Non ho conferme sull’avvenuta cessione della società, né tanto meno ho certezze sui chi possano essere gli acquirenti e non voglio fare speculazioni.
Si va allora nel campo delle probabilità, con un’analisi della situazione del gruppo Ferrero, legata come sappiamo all’esito dei concordati Farvem ed Eleven Finance.
LO SCENARIO
Il piano di rientro proposto da Gianluca Vidal, commercialista e braccio destro di Massimo Ferrero, nonchè dagli avvocati Ponti, Spadetto e Fabrizio Ranieri è agganciato alla Sampdoria, che è confluita nel trust Rosan. Secondo Parodi, se il piano di rientro proposto non viene supportato da impegni scritti e verificabili circa la cessione della Sampdoria, il piano concordatario sarà bocciato dal Tribunale di Roma. A quel punto le due società sarebbero dichiarate fallite e Ferrero perderebbe tutti i beni immobili posseduti, in particolare i cinema (EF) e i condomini di Torre Spaccata (Farvem).
Su questo assunto si innestano le conclusioni che Renzo Parodi trae.
Con queste premesse è realistico immaginare che la Sampdoria sia stata e stia per essere venduta. Lo ripeto, però: al momento certezze in proposito non ne ho. La situazione si chiarirà entro una, al massimo due settimane, quando si conoscerà l’esito dei concordati.
Il post pubblico del giornalista si chiude con un invito a pensare al campo e alle prossime partite con Cagliari, Bologna e Torino.
