La Champions League potrebbe tornare al Ferraris: il Covid sta costringendo l’Uefa a trovare una sede per l’ottavo di finale tra Atletico e Chelsea
In attesa che una delle liguri giochi la Champions League – speriamo prima la Sampdoria – la massima competizione europea per club potrebbe sbarcare al Ferraris. Colpa del Covid, che sta costringendo l’Uefa a riprogrammare le sedi degli scontri europei. Di Champions e di Europa League.
La Spagna ha vietato lo sbarco di voli provenienti dall’Inghilterra fino al 16 febbraio a causa della nuova variante inglese del Covid che sta spaventando l’Europa. Per questo, per i sedicesimi di finale tra Real Sociedad e Manchester United è stato scelto l’Allianz Stadium come campo neutro. Il divieto, però, potrebbe essere prorogato ed ecco che Atletico-Chelsea, in programma il 23 febbraio, potrebbe non giocarsi a Madrid.
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L’Uefa non ha ancora del tutto chiuso alla possibilità che si possa giocare al Wanda Metropolitano, ma sta guardando altre sedi dove far svolgere l’ottavo di finale. Due le opzioni: lo stadio di Bucarest, dove l’Atletico vinse l’Europa League nel 2012, e il Ferraris. Genova è una meta più vicina e i colchoneros, come confermato dalla società che gestisce lo stadio, hanno fatto un sondaggio.
Sarebbe un grande ritorno per la coppa dalle grandi orecchie a Genova. Una coppa che manca dal 24 agosto 2010, quando la Sampdoria di Mimmo Di Carlo vinse 3-2 il ritorno del preliminare con il Werder Brema, ma non bastò per andare ai gironi.